
di Gianpaolo Annese
Non solo le suore sono state ‘sfrattate’, ma rischia di lasciare Modena anche l’archivio storico che contiene preziosi documenti sulla storia della città e delle monache stesse. Per i fedeli e i sostenitori del monastero della Visitazione di Santa Maria di Baggiovara il 2022, e in particolare 29 di settembre appena passato, doveva essere l’anno dei festeggiamenti per i 350 anni dalla fondazione del primo monastero della città. E invece il ricordo finisce con il riacutizzare la ferita della dismissione di fatto di un’attività profondamente radicata nel cuore di tanti modenesi e in particolare dei tanti semplici cittadini, imprenditori, rappresentanti istituzionali che hanno partecipato negli anni a celebrazioni ed eventi organizzati dal centro religioso (le famose marmellate delle monache di clausura di Baggiovara, per ricordarne una, sono arrivate ad essere degustate anche in Parlamento a Roma e in Vaticano).
Nel dicembre 2020 le ultime cinque suore rimaste sulla via Giardini, hanno fatto le valigie per andare a Salò (in realtà c’erano anche tre novizie che secondo qualcuno avrebbero potuto garantire la continuità, ma sono tornate a casa): la motivazione? Calo delle vocazioni. "Il numero delle sorelle non è più quello richiesto per un capitolo monastico – spiega al giornale online La Nuova Bussola madre Elisabetta Madè, inviata in questi mesi come madre superiora -. La Costituzione apostolica stabilisce che quando rimangono meno di 5 sorelle, il monastero non ha più la sua autonomia giuridica".
Le suore alloggiavano a Baggiovara dagi anni ‘60, da quando cioè il cavalier Marazzi, fondatore delle note ceramiche, fece costruire il centro religioso con annessa chiesa per ospitarle. "Peccato – si rammaricano i sostenitori modenesi del Monastero – che quest’anno, 2022, cadono i 350 anni dalla fondazione del primo Monastero di Modena, e non ci sia più nulla da festeggiare. Non solo. Cadono anche le due ricorrenze dei 400 anni dalla morte del fondatore della Visitazione, San Francesco di Sales e i 450 anni dalla nascita della fondatrice Santa Giovanna Francesca di Chantal". Come se non bastasse "è stato ventilato che pure l’Archivio documentale del Monastero di Baggiovara correrebbe il rischio di spostamento in altra città, nonostante i preziosi documenti in esso contenuti riguardanti la storia di Modena. Ma ci auguriamo che almeno questo non debba mai avvenire".
Tra le storie contenute nell’Archivio, il legame con la monarchia inglese che la morte della Regina Elisabetta ha rilanciato al centro dell’attenzione pubblica. In pratica la figlia di Laura Martinozzi, devota alle monache Visitandine, era Maria Beatrice d’Este che sposò Giacomo II Stuart duca di York, il quale divenne Re d’Inghilterra elevando dunque Maria Beatrice al rango di regina d’Inghilterra detta poi Maria di Modena. "La piccola Beatrice era cresciuta in grande familiarità con le Monache, tanto da sentire con grande trasporto la vocazione ad entrare in questo Ordine".