"Vivo nelle Marche e questa non è certo la mia prima Street Parade – riavvolge il nastro Enrico, arrivato sul nostro territorio da un’altra regione per l’occasione –. Perché partecipo? Perché mi dà la possibilità di manifestare per i miei diritti, di farli valere
e questo è un aspetto importantissimo".
Ma non solo. "Quello di cui parlo, infatti, sono i diritti che mai dovrebbero essere toccati. Sono venuto con tanti amici qui e questo evento, come ribadivo poco fa, ci consente di farci sentire, di alzare la voce. Ci prendiamo il diritto di ballare, di fare quello che
più ci piace perché, fino a prova contraria,
viviamo in un paese libero e così deve restare".