"Una brutta partita", non può definirla altrimenti Jacopo Massari. E come dopo ogni scivolone, la necessità di Modena Volley dopo la batosta di Civitanova Marche, uno 0-3 maturato dopo poco più di un’ora di gioco e mai messo in discussione dai gialloblù, è quella di scordarsi in fretta quello che è successo domenica, di lavorare a testa bassa, di tornare con la testa alla qualità del gioco e dell’atteggiamento delle prime sei partite. "Siamo consapevoli che sia stata una brutta partita, non siamo riusciti a esprimere il gioco che volevamo", l’esordio in conferenza stampa dello schiacciaotre di Parma, che anche a Civitanova ha giocato uno spezzone importante di match, sostituendo un Rinaldi molto abulico.
Massari, non c’è mai stata una reazione?
"La Lube è partita forte e noi non siamo stati bravi a reagire in nessuno dei tre set, questa è una cosa su cui sicuramente lavoreremo anche in settimana. Ci dispiace, perché avevamo impostato la partita in modo diverso, ma dobbiamo soltanto pensare a ripartire".
Ora come volgete lo sguardo al futuro prossimo?
"Il nostro obiettivo è chiaro, ovvero fare il meglio in queste tre partite che rimangono nel girone d’andata per arrivare a giocarci la Final Four di Coppa Italia. Sappiamo che le sfide con Padova, Taranto e Milano sono fondamentali. Si riparte solo di squadra, senza inventarsi nulla, concentrandosi sul lavoro".
Quindi da dove ripartirete?
"Si riparte dall’oggi, allendandosi, cercando di portarsi dietro le cose buone fatte nei match prima di quello con Civitanova e lavorando sulle cose che non hanno funzionato. Bisogna essere bravi non dico a resettare o azzerare, ma a non scordarsi le cose belle che abbiamo messo in campo fino a pochi giorni fa".
In momenti difficili come questo, i giocatori della sua esperienza cosa consigliano ai più giovani?
"L’esperienza? Beh queste situazioni difficili ogni volta sono diverse. Sono il lavoro in palestra, l’attitudine, la fiducia nella squadra che ti fanno uscire di nuovo con la testa fuori. Abbiamo voglia di ripartire, dimostrando che quello dell’Eurosuole Forum è stato soltanto un brutto passaggio".
Potrebbe aiutarvi il palazzetto?
"Sappiamo tutti che il PalaPanini pieno è un giocatore aggiunto, qualcuno disse che è un’onda che ti trasporta. Sappiamo quanto sia bello essere su quell’onda, abbiamo bisogno del palasport che ci sostiene, noi dobbiamo essere bravi a farci sostenere".
Alessandro Trebbi