ALESSANDRO BEDONI
Cronaca

Derby emiliano romagnolo: Modena-Cesena, una storia di rivalità e passione calcistica

Il derby tra Modena e Cesena è un classico del calcio emiliano, ricco di storia e rivalità, con sfide memorabili.

Il penalty. realizzato dal terzino rigorista Lodi al Cesena, al 20’ del primo tempo

Il penalty. realizzato dal terzino rigorista Lodi al Cesena, al 20’ del primo tempo

Il derby emiliano romagnolo tra Modena e Cesena è assolutamente un classico ed è da sempre sentito da entrambe le tifoserie. La sua storia è ‘relativamente’ giovane, visto che le due squadre si sono affrontate in campionato soltanto dal 1968, e la tradizione all’ombra della Ghirlandina sorride ai canarini, che in ventidue precedenti giocati al Braglia, tutti tra serie B (sedici volte) e serie C, hanno portato a casa l’intera posta in nove occasioni. Ci sono stati poi dieci pareggi, di cui ben otto a reti inviolate, e tre successi del Cavalluccio, l’ultimo nella semifinale di andata dei playoff promozione della stagione 2013/14 firmata da Marilungo. Quello era il Cesena allenato da Pierpaolo Bisoli, che alla fine fu promosso nella massima serie a spese del Latina, sconfitto in finale. Il mister di Porretta, al timone dei gialli in questa stagione per dodici partite prima dell’avvento di Mandelli, è stato l’ultimo di una serie quasi infinita di doppi ex (tra calciatori e allenatori) che hanno di fatto aumentato il fascino di questa sfida che andrà in scena dopodomani, in un giorno di Pasquetta che potrebbe dare finalmente al Modena, in caso di successo, una salvezza praticamente matematica condita da rinnovate ambizioni di playoff. Al di là degli oltre venti precedenti in campionato, oggi vogliamo focalizzare una sfida tra gialloblu e bianconeri di Coppa Italia, giocata al Braglia oltre mezzo secolo fa, esattamente il 12 settembre 1971. Quelli erano tempi in cui la manifestazione rappresentava il vero e proprio rodaggio in vista del campionato, perchè raramente nei ritiri delle varie squadre, serie A compresa, si andava oltre alle classiche amichevoli contro selezioni locali. E la curiosità dei tifosi di vedere i propri beniamini all’opera era grande e gli stadi si riempivano già a fine estate.

Già, l’estate 1971: il Modena veniva da un buon campionato, ma nel mercato se ne erano andati i pezzi più pregiati di quella squadra: Toro era rientrato in Cile, Merighi in Argentina (poi venne in fretta e furia richiamato), il cannoniere Spelta era passato al Catanzaro e Festa proprio al Cesena scambiato con Zanetti. La squadra era stata affidata al modenese doc Armando Cavazzuti, campione d’Italia con la De Martino gialloblu (l’odierna Primavera) due anni prima. La storia dice che i gialli fecero una stagione non all’altezza, e alla fine subirono la relegazione in C. Ma torniamo a quella gara di coppa, che alla fine aveva alimentato entusiasmo e speranze tra i supporter canarini. Il Modena era andato in vantaggio dopo venti minuti con un penalty trasformato dal terzino rigorista Angelo Lodi, che divenne l’eroe della giornata non solo per il gol. Al 70’ infatti si infortunò il portiere Conti, dopo che Cavazzuti aveva esaurito le sostituzioni (in coppa erano due, in campionato solo una), e allora fu lo stesso Lodi che infilò la casacca col numero 1 e difese con coraggio la sua rete fino al fischio finale. Una bella storia, che come detto non ebbe il suo lieto fine in campionato...

Alessandro Bedoni