GIACOMO LIPPI
Cronaca

Dengue, sintomi e come prevenire il contagio: il parere dell’esperto

Il capo del Dipartimento di salute pubblica dell’Ausl di Modena Davide Ferrari ha rilasciato le linee guida per contrastare il diffondersi della patologia. “È necessario ridurre il rischio di puntura”

Due casi di Dengue registrati a Modena negli ultimi due giorni: ecco i consigli dell'esperto

Due casi di Dengue registrati a Modena negli ultimi due giorni: ecco i consigli dell'esperto

Modena, 5 giugno 2024 – Negli ultimi due giorni, a Modena, sono stati registrati ben due differenti casi di Dengue. Il virus in questione è trasmesso dalle zanzare di specie Aedes, come la zanzara tigre, e si manifesta attraverso sintomi quali febbre alta, cefalea e forti dolori a ossa, muscoli e cartilagini. Per contrastare la diffusione di questa patologia infettiva, non trasmissibile da uomo a uomo, il direttore del dipartimento di Salute pubblica dell’Ausl di Modena Davide Ferrari ha spiegato le linee guida e i comportamenti giusti da adottare, dalla cura del proprio giardino fino all’impedimento di ristagni di acqua. 

Cos’è la Dengue?

"Abbiamo registrato due casi di Dengue in cittadini residenti nel comune di Modena – spiega il direttore –. Si tratta di casi di importazione, di cittadini che hanno soggiornato in paesi extra-Europa che hanno contratto l’infezione e hanno sviluppato i sintomi al rientro in Italia. Ancora non c’è circolazione di Dengue nel nostro paese e per evitare che accada è importante adottare le misure di prevenzione per contrastare la diffusione delle zanzare. La Dengue è una arbovirosi: fa parte di quelle malattie che vengono trasmesse dagli insetti, in particolar modo dalle zanzare. In questo caso si parla di zanzare di specie Aedes come la zanzara tigre”.

Cosa fare per prevenire queste situazioni?

"E’ fondamentale – prosegue – che i cittadini si impegnino a contrastare la diffusione delle zanzare attraverso corretti comportamenti nella gestione dei propri spazi verdi e abitativi. Le regole sono quelle già note: evitare il ristagno di acqua, come in sottovasi, vasche e contenitori di vario tipo, e tenere pulito il giardino. Laddove non è possibile evitare il ristagno di acqua, come per esempio nei tombini, è consigliato effettuare trattamenti antilarvali: interventi con sostanze chimiche per uccidere le larve delle zanzare.”

In quale altro modo si può evitare il contagio?

“Sono possibili altre azioni di protezione individuale: cercare di evitare la puntura delle zanzare, magari attraverso l’utilizzo di zanzariere, indossare vestiti il più possibile coprenti e utilizzare repellenti in caso non riuscissimo a coprire tutte le parti del corpo. In sostanza, le azioni fondamentali sono soprattutto due: contrastare la diffusione delle zanzare e cercare di ridurre il rischio di puntura”. 

Come si manifesta la Dengue e cosa fare in caso di contagio? 

“I sintomi principali sono febbre alta, cefalea dolori intensi a ossa, muscoli e articolazioni. Per questo motivo è chiamata anche febbre spaccaossa. In caso di contagio, bisogna necessariamente rivolgersi al proprio medico di medicina generale. A seguire, ci sono poi da effettuare accertamenti specifici per andare a cercare la presenza del virus”.

"Quando ancora ci troviamo in fase sospetta – continua Ferrari –, il caso viene segnalato dai clinici all’igiene pubblica, che a sua volta mobilita i comuni. Un trattamento per evitare la diffusione della malattia riguarda la realizzazione di interventi di disinfestazione nelle aree in cui il paziente ha soggiornato, soprattutto intorno al luogo di domicilio o a quello di lavoro. L’attività in questione è garantita dal comune interessato in collaborazione con l’azienda sanitaria locale

Quanto può durare l’infezione da Dengue? 

"Nella maggior parte dei casi – conclude Ferrari – i sintomi della malattia durano alcuni giorni, mentre ci sono rari casi in cui possono venire fuori complicanze legate a una forma emorragica più grave. Si parla, fortunatamente, di una rarità. In ogni caso, sarà il medico curante a gestire la malattia. Il cittadino con la Dengue è potenzialmente contagioso per circa 7 giorni, ma la patologia non si può trasmettere da uomo a uomo bensì solo tramite la puntura di zanzara. Riassumendo: se durante i 7 giorni di infettività un individuo viene punto e la zanzara punge poi un’altra persona, quest’ultima viene contagiata. L’importante, quindi, è che i cittadini adottino tutti gli accorgimenti necessari per non farsi pungere.”