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Dengue, maxi focolaio : "Ma è tutto sotto controllo"

Cavezzo, soltanto in paese ci sono 35 casi sui 36 totali della Regione "Centri specializzati analizzeranno la sequenza genica delle zanzare infette" .

La disinfestazione dopo i contagi di Dengue (foto di repertorio)

La disinfestazione dopo i contagi di Dengue (foto di repertorio)

Cavezzo ha fatto registrare finora 35 casi di Dengue ottenendo un triste primato nella nostra Regione. Un numero eclatante, se pensiamo che In Emilia Romagna sono stati appurati 36 casi totali. Il focolaio di Cavezzo è attualmente allo studio con in corso indagini epidemiologiche da parte dell’autorità sanitaria. L’Ausl ricostruisce: "Il totale è di 35 casi confermati di cui 34 residenti a Cavezzo e uno residente a Mirandola con esposizione lavorativa a Cavezzo. Non ci sono al momento altri pazienti con campioni in attesa di analisi del laboratorio di riferimento regionale in corso e negli ultimi giorni non stati segnalati altri soggetti da sottoporre a controlli specifici per la Dengue. In accordo con il Comune di Cavezzo, per individuare precocemente eventuali casi di infezione, è stato attivato un percorso di sorveglianza sanitaria presso il centro prelievi diCavezzo . Dal 26 settembre al 5 ottobre il Centro ha visto l’accesso di 70 persone; tale attività ha permesso di individuare 26 casi confermati e 9 probabili". Non solo, l’Ausl ha contattato persone con sintomi simili a quelli riscontrabili con la Dengue. "Grazie alla collaborazione dei Pronto soccorso di Carpi – continua Ausl – e Mirandola si è inoltre proceduto a contattare 39 persone residenti a Cavezzo che nei mesi di agosto e settembre hanno fatto accesso in Pronto Soccorso con sintomi compatibili con infezione da dengue. Di queste, 17 hanno aderito alla proposta di esecuzione di esami presso il centro prelievi di Cavezzo di cui: 4 sono state identificate come casi confermati, 4 come casi probabili e 9 come non casi. È al momento in corso un’azione integrata tra Regione e i Centri specializzati a livello nazionale per analizzare la sequenza genica delle zanzare individuate, in modo da verificare l’eventuale legame del focolaio con gli altri casi rilevati sul territorio nazionale".