REDAZIONE MODENA

Dengue, caso confermato. Disinfestazione straordinaria in zona San Francesco

Il protocollo di igiene pubblica prevede tre interventi

Il protocollo di igiene pubblica prevede tre interventi

Il protocollo di igiene pubblica prevede tre interventi

Gli esami di laboratorio hanno confermato la presenza del virus della malattia infettiva "dengue" nel caso segnalato nella serata di ieri, in città, a proposito di una persona rientrata da un viaggio in Thailandia. I sintomi rilevati sono quelli della febbre virale, tipica delle aree tropicali: il virus è trasmesso da zanzare del genere Aedes, la cosiddetta zanzara tigre ed è di fastidioso sviluppo sintomatologico, ma in genere di esito non letale.

Come previsto dal piano di sorveglianza arbovirosi 2024 della Regione, nella zona interessata procede per altri due giorni il trattamento di disinfestazione straordinaria avviato nella serata di domenica dall'amministrazione comunale, subito dopo la segnalazione giunta da parte del dipartimento di Sanità pubblica dell'Ausl.

L’area dell’intervento, frequentata dalla persona sospettata di avere contratto il virus, è in centro storico, tra Canalchiaro e largo San Francesco, largo San Giacomo, piazzale Redecocca, Rua dei Frati minori, Rua Muro, via Bertolda, via dei Balugola, vie Delle Rose, via Ruggera, via San Giacomo, via San Paolo, via Servi, via Stella , via Tre Re, vicolo De’ Grassetti e vicolo Frassone. Nel caso gli accertamenti di laboratorio diano esito negativo, i trattamenti di disinfestazione saranno sospesi.

Il Piano di sorveglianza arbovirosi 2024 predisposto dalla Regione prevede in questi casi l’effettuazione di interventi adulticidi, larvicidi e di eliminazione dei focolai larvali per un raggio di 100 metri dal luogo dove si sono manifestati i casi di contagio.

Il piano prevede, in particolare, tre interventi in successione: la disinfestazione con adulticidi per la massima riduzione possibile della popolazione di zanzare per tre notti consecutive; la rimozione dei focolai in aree private, con interventi porta a porta; la ripetizione dei larvicidi nella tombinatura pubblica. L’ordinanza firmata dal sindaco prevede che venga concesso agli addetti alla disinfestazione l’accesso alle aree aperte degli edifici per effettuare i trattamenti, che siano rimossi i focolai larvali presenti nelle aree cortilive private e indica, tra le misure di precauzione, la chiusura delle finestre durante le ore notturne. Finestre e porte ben chiuse nella notte, quindi, e sospensione del funzionamento degli impianti di ricambio dell’aria. Inoltre, vanno tenuti al chiuso gli animali domestici e devono essere protetti con teli di plastica i loro ricoveri all’aperto e le suppellettili, come ciotole e abbeveratoi. Anche la frutta e la verdura degli orti deve essere protetta in modo ermetico.