di Giorgia De Cupertinis Mario Bugani, presidente di Modenamoremio, l’epifania ha concluso un lungo mese di feste e iniziative. Qual è il vostro bilancio? "Siamo piacevolmente soddisfatti. Quest’anno abbiamo puntato molto sulla tradizione, senza però dimenticare anche le attrazioni più moderne, come l’installazione in piazza Mazzini e i suoi messaggi multimediali, che hanno riscosso un buon successo. Oggi, infatti, possiamo affermare che l’impegno messo in campo ci ha premiato: basta pensare al villaggio di Babbo Natale in piazza XX Settembre, fino alla casa della Befana in largo San Francesco o il trenino, che hanno saputo coinvolgere moltissimi bambini nelle ultime settimane". Anche il commercio ne ha beneficiato? "Se un centro storico è illuminato e animato da iniziative, ne beneficiano tutti. Quando incontriamo i commercianti, sono loro stessi i primi a chiederci di puntare su nuove iniziative, e noi cerchiamo così di accontentarli con tanti piccoli eventi diffusi". Il cuore del centro storico, però, è spesso nel mirino della violenza: dalle baby gang ai furti. Come contrastare questo fenomeno? "Così come accade in altre città d’Italia, anche qui dobbiamo fare i conti con alcune criticità, ma lo scenario a mio avviso non è ‘allarmante’. Una cosa però rimane fondamentale: in questi casi è sempre bene avere consapevolezza, proprio come sta dimostrando l’impegno dell’amministrazione, per poter risolvere le criticità. Sono importanti, ad esempio, iniiziative come quella degli street tutor, che hanno la funzione di presidiare e controllare le zone che ne hanno più necessità. Così come è fondamentale mantenere il pugno duro con chi delinque, affinché questi episodi non aumentino e non vengano emulati da altri: il recente arresto di una baby gang che rapinava ragazzini, infatti, spero diventi un importante segnale da non sottovalutare, che faccia capire anche agli altri che chi delinque paga le conseguenze". Cos’altro? "Ci sono zone che sono anche migliorate nel tempo, e un esempio è piazza Mazzini. Quelle dove invece è più necessario intervenire ora? Il Novi Sad e la stazione delle corriere". Passiamo al nodo rifiuti. È necessario un cambio di passo? "I problemi più spinosi che possono emergere con i sacchi a terra è l’accumulo di rifiuti, se stazionano troppo tempo fuori in strada, oppure all’interno di negozi che non sempre hanno il posto necessario. Sul tema, a ogni modo, c’è sempre stata grande attenzione e sul prossimo futuro rimango fiducioso: spero vengano apportate alcune migliorie". Il ritorno di alcuni cassonetti però potrebbero diminuire i posti auto… "Qualcuno si, ma è un sacrificio che si può accettare se la città ne va a guadagnare in decoro". E sulla ricognizione dei dehors annunciata dall’amministrazione? "La pandemia ha cambiato profondamente le nostre abitudini. Ora infatti, la clientela predilige stare all’aria aperta: non solo in estate, ma anche in molti altri momenti e periodi dell’anno. È chiaro che anche sotto questo punto di vista ci debbano essere regole e requisiti da rispettare, ed è giusto controllare che tali vengano messe in atto, anche per una questione di ‘convivenza’ con i residenti che abitano in quella determinata zona. Questo, va riconosciuto, è il primo passo per portare realmente un beneficio alla città". Poi? "C’è un aspetto, dall’altra parte, che non può passare in secondo piano, e che è bene tenere a mente: i dehors sono presidi di sicurezza, riescono a tenere lontano la delinquenza, animano un luogo e sono un valore aggiunto per la città. Anche per questo, se rispettano le regole in toto, la loro funzione è importante. Il settore del food ha registrato un importante aumento negli anni e di conseguenza anche ciò che ne consegue: laddove dieci anni fa c’erano due ristoranti, ora ce ne sono sei, e questo è un aspetto da tenere a mente".
CronacaDehors e tavolini in centro storico: "Un valore aggiunto per la città. Aumentano la sicurezza in strada"