Obrigato, caro Pedro, obrigado. Il Modena finalmente ha dopo anni un centravanti vero, uno di quelli ai quali bastano non più di un paio di palloni per decidere una partita. E che partita. L’aveva detto in settimana, col suo immancabile sorriso, che avrebbe voluto entrare nella storia canarina. E lo ha fatto, segnando il primo gol gialloblu al Mapei Stadium, e regalando agli oltre duemila tifosi arrivati da Modena una gioia che mancava da settantaquattro anni. "Sì, sono corso sotto la curva dopo il gol, questa rete è per loro, per i tanti appassionati che ci hanno accompagnato in questa trasferta. Qualche giorno fa l’avevo detto, mi piacerebbe essere ricordato dalla gente di Modena anche tra tanto tempo, ma non mi deve bastare questa rete, ne voglio e ne devo segnare delle altre. Oggi il mio sorriso è ancora più brillante? Certo, quando si vince un derby così lo è ancora di più". Un successo che può rappresentare una svolta e che dà nuova fiducia per le prossime gare. Il puntero portoghese è d’accordo: "Per la squadra e soprattutto per la piazza di Modena questa gara deve dare tanta fiducia. Dobbiamo continuare a fare bene, partendo dalla difesa che oggi non ha subito gol. Io ero tranquillo durante la partita, se la gara fosse durata anche oltre cento minuti l’avremmo portata a casa. Abbiamo avuto almeno altre due occasioni da gol per chiudere la gara, credo che ce la siamo meritata tutta".
Non sono stati tanti i palloni che sono arrivati nel raggio d’azione di Mendes: "Lo so, ma io sono contento perchè mi è riuscita bene la prima pressione sul portatore di palla avversario, noi attaccanti dobbiamo essere i primi a difendere. Mi piace aiutare la squadra".
Alla fine del primo tempo Caso si è divorato un gol che sembrava fatto, ma tutta la squadra è corsa subito ad abbracciarlo e a consolarlo: "Lui ha calciato in porta e non è stato fortunato, ma noi siamo un bel gruppo ed è giusto consolarlo. Magari se capitava a me la stessa occasione avrei sbagliato come lui, chi può saperlo? Dai, stavolta la palla gli è finita sopra la traversa, magari sabato prossimo la butta dentro. Al di là di questo, dobbiamo cercare di chiudere prima le partite, segnando il secondo gol e perchè no anche il terzo, per fare in modo che gli avversari non abbiano modo di pensare che possono ribaltare il risultato. E’ capitato altre volte che non abbiamo chiuso la gara e alla fine non è andata bene, ma oggi avevamo la partita sempre sotto controllo e una rete è bastata. Era troppo importante portarla a casa, e non ci siamo lasciati sfuggire l’occasione".
Alessandro Bedoni