
Il presidente della Regione accolto in Provincia per un confronto sulle priorità del territorio "Manovra importante per difendere la sanità. Punti nascita? Dobbiamo ascoltare la scienza".
Strade dissestate dalle alluvioni, sanità in affanno con interminabili liste d’attesa, aree montane sempre più isolate dai servizi essenziali: le emergenze del territorio modenese si intensificano. A queste si aggiunge la scuola, stretta nella morsa delle tempistiche del PNRR per l’edilizia scolastica, il trasporto locale e il lavoro. In un contesto dove le richieste abbondano ma le risorse diminuiscono, diventa cruciale stabilire priorità chiare e cercare soluzioni condivise.
È stato questo il filo conduttore dell’incontro avvenuto ieri in Provincia di Modena, dove il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, ha incontrato i sindaci del territorio in un confronto franco e costruttivo. Un appuntamento che ha segnato l’avvio di un nuovo metodo di lavoro basato sul dialogo costante con gli amministratori locali.
"C’è finalmente la volontà di mettersi insieme attorno a un tavolo, consapevoli delle difficoltà del momento, per scegliere insieme le priorità e cercare le risorse necessarie – ha detto il presidente della Provincia Fabio Braglia –. Un metodo di lavoro che mette al centro i bisogni dei cittadini e che ci vede come territori pronti a collaborare in stretta sinergia con la Regione". Tra le priorità emerse durante il confronto, la sanità occupa un posto di primo piano. De Pascale non ha nascosto la complessità della sfida: "Abbiamo fatto una manovra importante per difendere il servizio sanitario nazionale, ma ridurre le liste d’attesa richiede un approccio su due fronti. Da un lato, aumentare la nostra capacità di risposta, valorizzando anche i piccoli e medi ospedali per alleggerire la pressione sui grandi centri. Dall’altro, lavorare sull’appropriatezza delle prestazioni, perché ogni esame non necessario allunga l’attesa per chi ne ha realmente bisogno".
Sui Punti nascita periferici chiusi (ad esempio Mirandola e Pavullo) non ha dubbi e mette la scienza davanti alle scelte politiche: "Noi abbiamo spiegato molto chiaramente la nostra posizione prima delle elezioni, quindi chi è andato a votare lo sapeva perfettamente. Qual è la mia opinione? Il tema della sicurezza dei Punti nascita è fondamentale e non è possibile scambiare le vite per i voti. Se la tecnica, se la medicina, se la scienza ci dice che sotto una certa quota non ci sono le condizioni per garantirlo in sicurezza, un sindaco, un presidente di Regione, un amministratore deve avere la capacità di andarlo a spiegare".
Il nodo idraulico e la viabilità rappresentano un’altra emergenza che accomuna diversi comuni modenesi. "Gli eventi climatici degli ultimi anni hanno messo a nudo la fragilità del nostro sistema, progettato per eventi meno violenti", ha spiegato de Pascale, che ha annunciato di aver raddoppiato le risorse regionali per la manutenzione dei corsi d’acqua. "Così come dopo il terremoto l’intera regione ha preso coscienza del rischio sismico, anche per le alluvioni chi non è stato colpito deve avere la stessa preoccupazione di chi ha subito danni, perché la prossima pioggia potrebbe interessare un altro bacino".
Sul versante della viabilità, il governatore ha invitato a un "bagno di realtà": "Abbiamo un piano regionale ambizioso che prevede miliardi di investimenti, ma nel dibattito politico spesso si promette tutto a tutti senza fare i conti con le risorse effettivamente disponibili. Dobbiamo ridefinire insieme un ordine di priorità concreto e reale".
Il trasporto pubblico è stato al centro dell’intervento del sindaco di Modena, Massimo Mezzetti, che è tornato sul progetto di un’azienda unica regionale: "Non parliamo più di una semplice holding, ma di una nuova realtà che veda protagonisti Regione, Comuni e Province nella definizione delle strategie. Un modello che garantirebbe maggiori investimenti sul territorio e una trasformazione dell’infrastruttura, con i sindaci protagonisti nella definizione degli indirizzi nell’interesse delle comunità locali".
L’incontro ha segnato l’inizio di un percorso condiviso che vedrà la Regione costantemente al fianco dei territori, in quella che de Pascale ha definito una "deformazione professionale" derivante dalla sua esperienza di sindaco: "Il dialogo con i primi cittadini per me è un punto di riferimento fondamentale. Sarà un metodo di lavoro costante, non solo per me ma per tutta la giunta regionale".