REDAZIONE MODENA

De Cecco trascura Buchegger. Rinaldi è troppo altalenante

Gutierrez sta trovando gli attacchi su palla alta. Stankovic entra e riesce. a incidere sul match.

De Cecco trascura Buchegger. Rinaldi è troppo altalenante

Coach Alberto Giuliani

DE CECCO 6: Una fiammata da capitano, perché la risalita della Valsa Group inizia da una sua serie in battuta verso la metà del secondo parziale, quando decide di tornare a tirare forte in salto, come ai bei tempi. Si scorda però di Buchegger nel quarto set, e i gialloblù pagano la dimenticanza. Soprattutto la paga l’opposto.

BUCHEGGER 7: Tre set furibondi, in cui attacca costantemente sull’80%, batte forte, segna punti anche a muro e comunque da ogni angolo di campo, colpisce soprattutto la sua estrema efficacia in P1. Nel quarto De Cecco decide di farlo riposare e lui non riesce a mantenere il livello. È il difetto genetico del ruolo: se un opposto è caldo, va servito sempre.

RINALDI 5: Bocciato dopo poco più di mezz’ora in un match nel quale non carbura mai. Il reparto schiacciatori di Modena ha bisogno di continuità, difficile che possa darla con prestazioni così altalenanti.

GUTIERREZ 7: Piacenza lo cerca inspiegabilmente sempre con le sue battute a mezza forza, il cubano e De Cecco ringraziano sentitamente. Trova continuità in battuta, e non è scontato, ma soprattutto trova finalmente i colpi giusti con la palla alta: non era mai successo in stagione. Se il vero Gutierrez è questo ci divertiremo parecchio.

ANZANI 5: Poco servito ma anche a tratti spento nella rincorsa ma soprattutto a muro.

SANGUINETTI 6: Alla fine i numeri non sono male, anche se non è un fattore determinante come altre volte e se in battuta incide complessivamente poco.

FEDERICI 6: Vince il confronto tra i liberi in una gara nella quale non brilla particolarmente nessuno dei due, ma Scanferla mette un paio di difese decisive nel tie-break.

DAVYSKIBA 6: Da subentrante pare giocare meglio che da titolare. Era stato così a Taranto, è stato così ieri sera, anche se alcuni suoi passaggi a vuoto rimangono, nello spartito del match.

STANKOVIC 7: Quando De Cecco decide di servirlo di fatto si può mettere via la penna o l’ipad delle statistiche: non serve, fa punto lui. Se considerate che ci mette anche qualche muro e che la sua presenza emotiva sotto rete si sente eccome, ecco come il suo diventi un cambio da inserire quasi sempre.

ALL. GIULIANI 6: Ancora girandola in posto quattro, fino a trovare in Gutierrez e Davyskiba, i due imputati di domenica scorsa, l’equilibrio per andare a conquistare il 2-1. I cambi sono tutti giusti, mancano le contromisure per arginare Bovolenta e manca anche una tirata d’orecchi a De Cecco per quel quarto set senza Buchegger, in cui anche lui col doppio cambio non aiuta il regista a schiarirsi le idee.

Alessandro Trebbi