Modena, 3 gennaio 2025 – “Ho sempre cercato di aiutare mia sorella Daniela che viveva ultimamente in condizioni trascurate ma ha sempre rifiutato il mio aiuto, così come quello di tutti. Ho segnalato subito la sua scomparsa alla Stazione dei Carabinieri di Montefiorino quando ho visto che non rincasava. Non accetto di essere descritto come non sono”.
Per la prima volta Alberto Ruggi, fratello di Daniela, prende la parola dopo la scomparsa della 31enne, avvenuta lo scorso settembre. Per la scomparsa di Daniela, come noto, la procura di Modena ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di sequestro di persona che vede come unico indagato il 67enne Domenico Lanza, in carcere per detenzione illegale di armi.
“Finora ho preferito vivere il mio dolore e l’apprensione per la scomparsa di mia sorella Daniela in modo riservato, ma ora mi trovo costretto ad intervenire pubblicamente per chiarire le numerose falsità ed inesattezze riferite sulla mia persona e sul rapporto con mia sorella Daniela comparse su alcuni organi di stampa e televisivi – afferma –. Sono profondamente amareggiato, infastidito e basito da tutte le illazioni che si stanno portando avanti su di me e chiederei quindi di cessare con questa opera di discredito che sta offendendo me soprattutto, ma anche la mia famiglia. Smentisco categoricamente di continui litigi con mia sorella Daniela e addirittura di comportamenti violenti da me tenuti e aggressioni nei suoi confronti.
Così come smentisco che si sia mai verificata fra di noi una diatriba avente ad oggetto l’abitazione in comproprietà indivisa derivataci per successione – sottolinea Alberto Ruggi –. Mi sono sempre prodigato per le necessità di mia sorella Daniela, recandomi specie negli ultimi tempi quasi quotidianamente presso l’abitazione familiare, dove ha deciso di vivere in condizioni abitative e personali precarie e di degrado.
Mia sorella Daniela ha sempre opposto un netto rifiuto a ricevere aiuto e assistenza da parte mia, come da parte degli altri familiari e dei Servizi Sociali, fino al punto di denunciarmi per i fatti del 6 aprile scorso in realtà inesistenti e surreali. Ho segnalato immediatamente alla Stazione dei Carabinieri di Montefiorino la scomparsa di mia sorella quando ho constatato che da giorni non rincasava. Sono molto provato e davvero spero vivamente che Daniela torni presto a casa, ho suggerito agli organi inquirenti di controllare maggiormente presso la Stazione delle corriere di Modena e non solo perché Daniela è solita spostarsi in corriera”.
L’avvocato Deborah De Cicco, difensore di Alberto Ruggi, nel procedimento penale per tentata violazione di domicilio e lesioni per fatti del 6 aprile 2024, ma che lo rappresenta anche come parte offesa in questa vicenda, ci tiene a precisare che il proprio assistito “non è mai entrato con la forza in casa della sorella Daniela né tanto meno l’ha mai aggredita, come riportato da alcuni media.
E’ stata contestata la violazione di domicilio nella sola forma tentata – spiega il legale – ma neanche ha mai tentato di forzare il portoncino di ingresso dell’abitazione, essendosi recato presso la sorella solo per sincerarsi delle sue condizioni di salute e quelle igienico sanitarie dell’immobile familiare. Tutte le argomentazioni difensive sono comunque contenute nella memoria da me depositata a settembre 2024, a seguito della quale il Pubblico Ministero ha intanto richiesto l’archiviazione del predetto procedimento penale a carico di Alberto Ruggi” conclude l’avvocato De Cicco.