Modena, 18 dicembre 2024 – Una settimana fa Daniela Ruggi era in centro a Modena, a pochi passi dal Duomo, seduta accanto ad un uomo sui 40 anni, in un bar. Di questo ne è certa la signora Nunzia, che risiede poco distante e che è già stata sentita dai carabinieri.
Parliamo ovviamente della scomparsa della 31enne di Vitriola di Montefiorino, di cui si sono perse le tracce a partire dal 20 settembre scorso.
O meglio: gli avvistamenti, soprattutto in questi giorni sono stati diversi: centro storico, stazione e martedì pomeriggio anche Strada Morane. Sicuramente Daniela passò da Porta Aperta per consumare un pasto in mensa lo scorso 23 ottobre.
A fine novembre una dipendente del bar Chiaro Cafè di Corso Canalchiaro l’avrebbe notata seduta al tavolo. “Mi sono rimasti impressi gli occhiali” ha dichiarato la barista alle telecamere della ‘Vita in Diretta’.
Lo scorso 11 dicembre ad incrociare il suo sguardo, sempre al Chiaro Cafè, la signora Nunzia. “Abito qua in centro – afferma – erano circa le 17 dello scorso mercoledì e io stavo accompagnando in stazione un’amica arrivata da Bologna. Daniela era seduta con un signore di circa 40 anni, con i capelli brizzolati. Il suo sorriso, gli occhiali: sono certa fosse lei” continua la signora Nunzia. Quindi Daniela nel giro di tre settimane si sarebbe recata per ben due volte nello stesso bar in pieno centro storico. Possibile che nessuno abbia dato l’allarme? E se la segnalazione corrisponde a realtà, chi era quel signore seduto insieme a lei?
“Sono sicura al cento per cento che fosse Daniela – insiste Nunzia –. Aveva un giacchino nero leggero, un paio di pantaloni neri e lo sguardo assente; quello lo ricordo bene. Il mio rammarico è quello di non aver chiamato i carabinieri ma ero di fretta. Solo dopo ci ho pensato”.
Ieri i militari hanno acquisito i filmati delle telecamere del locale, proprio per trovare conferma al fatto che la ragazza seduta al tavolino del bar, una settimana fa, fosse davvero Daniela. A fine ottobre un altro avvistamento era stato segnalato alla stazione delle autocorriere; altre persone ancora avrebbero incontrato Daniela Ruggi in stazione.
Girerebbe in città insieme ad altri quattro, cinque uomini; questo è tutto ciò che si sa. Persone che alle spalle avrebbero trascorsi di dipendenza, per lo più da alcol. Uomini che vivono ai margini. Cosa ci fa Daniela con loro? Sempre che Daniela sia con loro.
Quando gli operatori di Porta Aperta incontrarono la 31enne, a fine ottobre appunto, era proprio con il gruppo di giovani tra i 25 e i 30 anni: ragazzi che vivrebbero in un casolare della provincia.
Ad oggi, di fatto, Daniela però ancora non è stata trovata e le indagini continuano. L’unico indagato per sequestro di persona è il 67enne Domenico Lanza, soprannominato ‘lo sceriffo’ di Polinago, finito in carcere per detenzione di armi clandestine: a casa sua, però, il Nas non ha trovato nessuna traccia di sangue o indizi riconducibili a Daniela. Resta quindi un mistero.