REDAZIONE MODENA

Dall’Olimpo delle cucine all’inesorabile fallimento

La storia La fabbrica sembrava sul punto di risollevarsi nel 2013, poi il crac: in 335 persero il posto

Nel 2013 sembrava arrivata la svolta. Dopo quasi due anni di crisi e cassa integrazione, infatti, la Terim – eccellenza nel mondo delle cucine – fu ad un passo dall’essere acquisita dall’imprenditore egiziano Farouk Khaled, presidente e socio unico della Eg-Italy srl. La promessa era chiara: «Continueremo a produrre in Italia. Cercheremo di garantire il massimo dell’occupazione possibile, anche se la ripartenza sarà graduale». Il progetto, però, non si concretizzò mai e anche i sindacati, dopo un lungo braccio di ferro, alzarono bandiera bianca con oltre 335 dipendenti, tra Modena e Rubiera, che persero per sempre il loro posto di lavoro. Da allora l’ex Terim è in mano a un curatore fallimentare e lo stabile, privo di acquirenti al momento interessati, è condannato a un lento degrado. Anche su insistenza dei residenti, due anni fa i tetti della struttura vennero bonificati dalle coperture in amianto. Da allora sono innumerevoli le segnalazioni di bivacchi all’interno dei vecchi locali dove un tempo si producevano elettrodomestici e cucine.

vi. ma.