
Modena, 18 novembre 2022 - Due giorni come ospite presso la scuola che lo ha lanciato nel mondo della cucina, per insegnare anche ai ragazzi più giovani la ‘ricetta’ del successo. L’alberghiero di Serramazzoni ha ricevuto, nelle giornate di martedì e mercoledì scorso, Richard Abou Zaki, ex allievo e ora chef stellato titolare di 4 attività a Porto San Giorgio, nelle Marche. Giorni ricchi di attività, culminati con due cene stellate dentro l’istituto che hanno fatto registrare il tutto esaurito con 75 coperti totali.

"E’ stato un successo incredibile, da parte mia ci ho messo l’anima – spiega entusiasta Abou Zaki –. Sono stato in cucina dalle 8 di mattina fino a tarda notte insieme a chef, maître e studenti, con i quali abbiamo ricreato un ambiente incredibile. Non ricordavo fosse così duro stare in cucina…". Cresciuto a Fanano da papà americano e mamma rumena, Abou Zaki ha solo 26 anni, ma con alle spalle una carriera che lo ha già portato a livelli altissimi, sebbene per lui rappresenti "solo il punto di partenza verso nuovi traguardi".
Una passione per la cucina nata per necessità: "Quando avevo 9 anni, mia mamma lavorava in fabbrica ed ero sempre a casa da solo. Ho iniziato quindi a preparare da mangiare: ricordo che chiamavo mia madre per farle sentire il rumore dell’olio nella padella. Da lì, poi, ho partecipato a tre open day dell’istituto alberghiero di Serra, al quale mi sono iscritto appena ho potuto". Qui ha trovato il trampolino di lancio per creare le basi della propria esperienza culinaria: "Da quando ho iniziato l’alberghiero, ho dedicato tutta la mia vita a questo mestiere. Per quasi due anni ho lavorato presso il ristorante ‘La Gavroche’ di Londra, il primo locale stellato d’Inghilterra, imparando la tecnica e il rigore necessari in cucina: ho passato 8 mesi ad affettare carote e cipolle, guardavo con gli occhi lucidi dove sarei voluto arrivare – ricorda –. Pur essendo partito come ‘ultimo degli ultimi’, ero riuscito ad arrivare ad alti livelli di responsabilità".
In seguito, ha avuto occasione di completare la formazione all‘Osteria Francescana di Massimo Bottura, prima che fosse definitivamente pronto a spiccare il proprio volo: "Dopo quasi 4 anni da Massimo, dal quale ho assimilato l’incredibile modo di vedere la cucina, a giugno 2020 ho aperto il mio primo ristorante insieme ad un altro socio: il ‘Retroscena’. Volevo sviluppare la mia identità culinaria. E’ stato durissimo intraprendere l’attività durante la pandemia, ma alla fine questo spirito ha portato i suoi frutti: a novembre 2021 è arrivata la prima stella Michelin. Sempre l’anno scorso ho aperto un ramen bar, uno chalet sul mare e una pizzeria, tutti a pochi chilometri dal ‘Retroscena’".
Chef Abou Zaki ha una moglie ed una figlia piccola che abitano a Montagnana di Serramazzoni. Una volta a settimana lui torna dalle Marche per abbracciarle: "Un giorno mi piacerebbe aprire un ristorante in provincia di Modena. Sono partito da un piccolo paese marchigiano perché in Emilia, dove la cultura del cibo è altissima, sarebbe stato molto più difficile riuscire a distinguersi. A Modena ho passato la mia vita e sono ancora estremamente legato".