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"Dalla musica allo sport: così ricordiamo Enrico"

Folla in Cattedrale alla messa in memoria del giovane. Lovascio morì a 22 anni: "Portiamo avanti il suo amore per il prossimo"

Enrico Lovascio, morto il 6 gennaio di quattro anni fa ad appena 22 anni

Enrico Lovascio, morto il 6 gennaio di quattro anni fa ad appena 22 anni

Riuniti nel nome di Enrico, per ricordarlo e riflettere insieme sulla bellezza che ha saputo regalare agli altri nella sua, pur breve, vita. Tante persone hanno partecipato ieri sera in Cattedrale alla messa in memoria di Enrico Lovascio, morto il 6 gennaio di quattro anni fa ad appena 22 anni per arresto cardiaco a poche settimane dal trapianto eseguito per curare la leucemia. A celebrare la messa e a guidare i presenti nella riflessione è stato don Luca Baraldi. La voglia di vivere del giovane carpigiano in questi anni ha maturato i suoi frutti: un anno dopo la sua morte, in sua memoria, la famiglia di Enrico e gli amici hanno istituito il Comitato ‘Musica & Sport per Carpi’. Come spiega il papà Giuseppe, "tra gli obiettivi del Comitato vi è quello di far vivere a bambini e bambine percorsi di formazione ed esperienze di socializzazione in ambito sportivo e musicale, sulla scia di quanto ha fatto Enrico, soprattutto a chi ne avrebbe voglia e capacità ma ha bisogno di un aiuto economico".

Tra le passioni del giovane, vi era infatti la musica: aveva studiato al Conservatorio di Parma. Inoltre, era amante della pallacanestro che ha praticato nelle giovanili della polisportiva Nazareno. "Siamo davvero contenti di come sta ‘maturando’ il percorso del Comitato – prosegue Giuseppe Lovascio –. Inizialmente temevamo che, con il passare del tempo, potesse scemare l’entusiasmo o l’attenzione verso le nostre proposte; invece, al contrati l’interesse è sempre maggiore. E di questo siamo molto felici". Al termine della Messa, Luca Ferrari coordinatore del Comitato, ha fatto un bilancio di quello che, in questi tre anni, "‘Musica & Sport’ sta facendo in nome e per conto di Enrico. Noi sosteniamo percorsi di formazione in ambito musicale e sportivo di ragazzi/e partendo dalla quarta elementare, attraverso le strutture presenti a Carpi che hanno contribuito alla formazione di Enrico, in particolare la scuola Alberto Pio e la polisportiva Nazareno, con particolare attenzione e riguardo alle famiglie in difficoltà economica".

"Quest’anno (a seguito del bando lanciato a settembre 2024) abbiamo 17 giovani, e dall’inizio dell’attività sono stati quasi una trentina. Li conosciamo, condividiamo i loro progressi, incontriamo le famiglie". L’anima del comitato è certamente la famiglia, pilastro portante cui si affiancano le persone che coordinano e danno vita a tutte le iniziative sia in ambito formativo sia nei vari eventi, realizzato con il supporto del Flauto magico per la musica, e della Polisportiva Nazareno per lo sport. Ferrati ha poi ricordato "l’impegno dei giovani che con il loro entusiasmo danno vita ogni anno al ‘Lovatorneo’ di basket regalando una parte del loro tempo libero ad un pomeriggio che è non solo sport ma anche aggregazione", così come quello dell’orchestra dell’indirizzo musicale della scuola media Alberto Pio, l’orchestra Scià Scià della Cooperativa Nazareno, e il Coro Voci e Mani Bianche della scuola Figlie della Divina Provvidenza "grazie ai quali, in occasione del Patrono, proponiamo lo spettacolo ‘Dove finisce l’Arcobaleno’, che a maggio scorso abbiamo realizzato in Teatro Comunale con una partecipazione di pubblico senza precedenti. Come numerosa è l’affluenza ai nostri spettacoli estivi ‘Tutti giù nel Parco’ organizzati dalla consulta B del Comune (di cui il Comitato ora fa parte), per fare conoscere il jazz, altra grande passione del nostro caro Enrico".

Maria Silvia Cabri