Modena, 27 novembre 2024 – Come nasce l’amore per una città o un territorio? Difficile rispondere. Si intrecciano sentimenti diversi: l’orgoglio, il senso di appartenenza, il ricordo dei luoghi del cuore. Ma soprattutto i percorsi di vita, tra imprevisti e coincidenze. Michael Grass è tedesco, ha 70 anni, vive qui (a Lesignana) ormai da mezzo secolo. Si è innamorato di Modena, anzi dei modenesi, per due motivi: "La voglia di pensare positivo e la capacità di innovare". La sua famiglia abitava a Berlino est, riuscì a fuggire pochi mesi prima della costruzione del Muro. Michael è cresciuto a Karlsruhe, sud-ovest della Germania. Nel 1976 venne da solo in città: voleva studiare Medicina, ma poi ha lavorato per una vita, da dirigente, in un’importante azienda metalmeccanica, la Wam di Vainer Marchesini, che ha il quartier generale a Ponte Motta di Cavezzo. Oggi Grass realizza un sogno coltivato a lungo: raccontare in un libro le diverse anime di una terra che sente profondamente sua. Il titolo è "Modena. Tra arte, cultura, sapori e motori", la casa editrice è Artestampa. Sono 130 pagine con quasi 300 fotografie, molte delle quali inedite, alcune spettacolari e panoramiche (grazie all’uso del drone).
Un viaggio da nord a sud fra pietre antiche, notti, tramonti e nuvole incombenti, alla riscoperta delle origini e del saper fare che attraversa le generazioni. "Il volume – spiega l’autore – ha tre sezioni. La prima esplora il cuore della città con i suoi monumenti simbolo, ma non trascura le eccellenze gastronomiche e dà spazio ai motori, al bel canto e alla solidarietà. La seconda parte descrive i Comuni nascosti tra colline e montagne, la terza racconta la Bassa sospesa tra nebbia e calore umano". Nel libro le immagini, di vari autori, prevalgono largamente sui testi, descrizioni sintetiche in italiano e inglese. L’idea è che sia utile, anzi necessario, un agile compendio di bellezza, con pennellate efficaci per stimolare la voglia di approfondire. Un progetto rivolto ai turisti, sempre più numerosi, ma anche ai modenesi: c’è sempre qualcosa da imparare. "A lungo – ricorda l’autore – ho cercato un libro di questo tipo, per offrirlo a chi veniva in azienda (la Wam, appunto) da ogni parte del mondo. Ma non c’era. Poi ho conosciuto Carlo Bonacini, l’editore di Artestampa, che mi ha proposto di scriverlo. E ci siamo messi al lavoro, cominciando a scegliere".
Scelte arbitrarie? Certo, come tutte quelle che dipendono dall’opinione del singolo. Ad esempio sulla trattoria da mettere in vetrina: "Non ho dubbi, il posto dove mangio le tagliatelle più buone del mondo è la trattoria Secchia a Soliera".
Venerdì alle 17, nella sala di rappresentanza del Comune di Modena, il libro debutterà in pubblico. Ci saranno, con l’autore e l’editore, il sindaco Massimo Mezzetti e la direttrice delle Gallerie Estensi Alessandra Necci, che ha firmato la prefazione al volume. Un’occasione per descrivere le sue passioni, spaziando tra nutrimenti dello spirito e del corpo: racconta, ad esempio, che le piace fare la spesa al mercato coperto di via Albinelli, "una festa per gli occhi e per il palato". Luogo del cuore, questo, anche per Michael Grass: "Era a due passi dalla scuola di lingue dove tra il ’76 e il ’77 ho insegnato tedesco, in attesa di cominciare l’università". Fu proprio qui che incontrò Marchesini, imprenditore già allora ben deciso a puntare sull’export. "Qualche mese dopo mi propose di lavorare con lui in azienda: voleva avviare contatti in Germania. Significava abbandonare gli studi, quindi ci pensai a lungo ma poi decisi di accettare". Da lì è iniziata una lunga avventura, che continua ancora.