REDAZIONE MODENA

"Dai bonus fiscali alle tasse locali, per gli alberghi nessun vero aiuto"

Il presidente: "Perché escludere le imprese dai benefici legati a riqualificazione energetica e interventi antisismici?"

"Dal decreto non è arrivato nessun aiuto concreto per il turismo e gli alberghi, che comunque sono ancora in attesa dei protocolli dal Governo per capire se su sicurezza sanitaria e responsabilità penale degli imprenditori si costruirà un quadro di regole utile a mettere in condizione le imprese di aprire".

Sono le parole di Amedeo Faenza, presidente provinciale di Federalberghi-Confcommercio. Faenza non nasconde la sua amarezza: "In questo momento – spiega – la situazione è pesantissima. Abbiamo bisogno di un cambio di passo netto. E ci duole segnalare che l’ultimo decreto legge, Rilancio, non presta la dovuta attenzione al nostro settore".

"Siamo reduci – spiega Faenza – da un incontro proficuo con l’Assessore regionale al Turismo Corsini, con cui abbiamo condiviso delle linee guida regionali per le strutture ricettive, che ora sono al vaglio del Governo perché si pronunci e la Regione possa poi tradurle in disposizioni definitive".

"Oggi, poi – prosegue – abbiamo approfondito con tutti gli albergatori del territorio compreso l’Appennino, fortemente penalizzato con zero prenotazioni, i contenuti delle linee guida regionali e delle misure annunciate in Tv dal premier Conte: i sentimenti sono, da un lato, di grande preoccupazione per quanto delibererà il Governo sui protocolli e per come verrà sciolto il nodo importantissimo sulla responsabilità civile e penale dell’imprenditore in caso di contagio e, dall’altro, di forte delusione per la scarsa attenzione dedicata dal decreto legge Rilancio al nostro settore".

"Ci pare incredibile – puntualizza Faenza – che dal bonus fiscale del 110 per cento per interventi di riqualificazione energetica ed interventi antisismici siano state escluse le imprese e quindi gli alberghi".

"Senza considerare che il Governo – tuona ancora il presidente Federalberghi – non ha stanziato un euro per consentire ai Comuni di abbattere tributi e tariffe locali sulle imprese, come chiediamo da mesi e come la stessa Anci aveva domandato in un documento indirizzato al premier Conte e che le banche devono sottostare a burocrazie che rallentano i processi di erogazione"

"I prossimi giorni – conclude il numero uno degli albergatori modenesi – saranno comunque decisivi per comprendere se ci si incammina su un percorso che consenta a strutture senza ricavi e liquidità da mesi di riaprire o se converrà rimanere chiusi per evitare di ingolfare i tribunali fallimentari: in tutto ciò, attualmente, non c’è nessuna richiesta per il futuro".