DE CECCO 5,5: A fine partita arriva anche la tirata d’orecchi dell’allenatore, sull’imprecisione delle alzate su palla alta, il cui emblema è un’apertura in posto 4 diventata rigore per Ben Tara. Con la palla precisa per i primi venti minuti, l’argentino non fa capire nulla agli avversari, sciorinando una lezione di classe e fantasia. Man mano che la palla si stacca però l’attacco diventa più farraginoso e con esso le alzate del fuoriclasse argentino, cui si chiede una perfezione in ogni angolo di campo non sempre possibile.
BUCHEGGER 6: Alterna soluzione strepitose a errori grossolani, saranno sei dall’attacco in tutto, a sporcarne un’efficienza che diventa bassa nonostante una percentuale abbondantemente sopra al 50%. L’orizzonte dell’austriaco deve essere quello di imparare a gestire da opposto vero i palloni più brutti, quelli su cui spesso cerca extra-rotazioni quasi impossibili, regalando punti agli avversari. Bene in battuta.
RINALDI 6: I numeri non lo premiano, ma è l’unico dei modenesi che fa veramente sempre quello che deve fare quando la palla è sporca, con anche alcuni guizzi notevoli come la autocopertura da terra e il colpo di reni un attacco per uno dei punti più spettacolari del primo set. Condottiero non fino in fondo, stremato al fischio finale.
GUTIERREZ 5: Parte come una furia, tre attacchi consecutivi uno più bello dell’altro. Il suo match però, nei fatti, finisce lì. Tanti errori soprattutto di gestione, del cubano, come i pallonetti a parabola cercando di superare un gigante di altezza ed elevazione come Ben Tara. Non è ancora pronto per questa musica.
SANGUINETTI 5: Giornata storta per il posto tre della Nazionale, poco coinvolto in attacco, falloso in battuta, mai presente a muro. La sostituzione ci sta, anche se effettuata molto in fretta.
ANZANI 5: Vedi sopra, completamente fuori dal gioco, mai presente a muro, quasi mai servito in attacco. Giuliani preferisce tenerlo in campo per l’alto tasso di esperienza, ma di fronte alla Perugia del secondo e terzo set c’era poco da fare.
FEDERICI 5: Prestazione negativa per il libero, che soffre in ricezione per tutto il match e non ci aggiunge nessun guizzo degno di nota in difesa.
DAVYSKIBA 6: Un voto d’incoraggiamento per il bielorusso tornato in campo prima del previsto, martoriato dagli ace nel finale, volitivo in attacco e in difesa.
MATI 6: Cala tantissimo nel terzo set, ma merita la sufficienza con la testa alta con la quale entra nel secondo set, pianta due chiodi nei cinque metri e l’unico muro vincente di Modena in tutto il match.
IKHBAYRI 5: Nel momento di calo di Buchegger del secondo set, Giuliani si rischia anche l’opposto libico. Senza risultati.
ALL. GIULIANI 5,5: Voto complessivo a una squadra cui manca ancora come l’aria la continuità, la capacità di mettere una pressione costante agli avversari. Contro corazzate come Perugia, è una mancanza che si sente.
Alessandro Trebbi