
Cura dei sarcomi, il Ramazzini è al top
Si consolida, rafforzandosi, la collaborazione tra oncologi e ortopedici dell’ospedale Ramazzini di Carpi e gli specialisti dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, struttura d’eccellenza a livello internazionale. Al centro della sinergia multidisciplinare il trattamento dei sarcomi dei tessuti molli e delle metastasi muscolo-scheletriche, patologie che interessano circa 150 persone all’anno in provincia di Modena. La collaborazione rientra nell’ambito del Percorso diagnostico terapeutico assistenziale (Pdta) sulle metastasi muscolo-scheletriche per l’Area Vasta Emilia Est. Questo conferma il ruolo dell’ospedale di Carpi quale riferimento provinciale per il trattamento delle patologie muscolo-scheletriche, con un duplice scopo: eseguire interventi complessi in una sede più vicina ai pazienti e ridurre le liste d’attesa.
Grazie alla multidisciplinarietà, i pazienti colpiti da sarcomi e metastasi muscolo-scheletriche potranno ricevere tutte le cure necessarie, dall’intervento chirurgico alla chemioterapia o radioterapia, vicino a casa e con una presa in carico globale a cura del Servizio sanitario regionale. A fine novembre 2022 al Ramazzini il team integrato ha posto in essere una seduta con tre interventi su tre pazienti maschi di circa 50, 60 e 70 anni. n sala operatoria, tra gli altri, erano presenti Costantino Errani, ortopedico specializzato in ortopedia oncologica della Clinica Ortopedica III del Rizzoli diretta da Davide Maria Donati, Fabrizio Artioli, direttore della Struttura Complessa di Medicina Oncologica Area Nord dell’Ausl di Modena, Saverio Luppino, direttore della Struttura Complessa di Ortopedia Ausl, e Alberto Ferrari, medico ortopedico del Ramazzini. Proprio il dottor Ferrari è lo specialista di riferimento, all’interno del Ramazzini, per il trattamento dei sarcomi e una volta a settimana si reca al Rizzoli per discutere dei casi più complessi: le diverse situazioni vengono valutate da un team multidisciplinare di altissimo livello senza che il paziente debba spostarsi tra un ospedale e l’altro.
"Questa collaborazione è stimolante per noi professionisti ma soprattutto è di grande vantaggio per i pazienti – spiega Ferrari –. I casi vengono discussi all’interno di un team multidisciplinare, formato da oncologi, ortopedici, radioterapisti, radiologi interventisti, palliativisti e anatomopatologi, che valutano il percorso terapeutico più idoneo per ogni paziente". "Sono molto soddisfatto della collaborazione con un centro come il Rizzoli – sottolinea Artioli – che ci permette di mettere a disposizione dei nostri pazienti la miglior qualità di assistenza possibile".
Maria Silvia Cabri