
Una boccata di ossigeno per i centri storici del cratere ancora alle prese con la ricostruzione post sisma. Al via la seconda finestra del bando regionale per la rivitalizzazione dei centri, che mette a disposizione, per iniziative da realizzarsi nel 2020, altri 500 mila euro, che sommati ai precedenti del primo bando del marzo scorso raggiungono un milione di euro. Le domande di contributo potranno essere inviate sulla piattaforma web Sfinge fino al 15 gennaio 2020. «Quello che ora facciamo con le nostre risorse – dichiara Fabrizio Gandolfi, assessore alla Promozione del Territorio, centro storico e frazioni del Comune di Mirandola – potremmo farlo con l’aiuto dei fondi regionali». I Comuni hanno a disposizione una vasta gamma di opzioni che spaziano dall’organizzazione di eventi, studi e ricerche, campagne di informazione, siti web, uso delle nuove tecnologie multimediali per migliorare la fruizione del territorio.
«Noi sappiamo già come destinarli, finanzieremo l’evento ‘Young Music Festival - C’era e S’è Street Food Fest’, edizione 2020», dichiara il sindaco di Concordia Luca Prandini. I beneficiari, i 30 Comuni del «cratere ristretto», individuati nell’ordinanza 34 2017 del Commissario per la ricostruzione Stefano Bonaccini, potranno utilizzare i contributi regionali per attività di promozione e animazione dei centri storici: dalla valorizzazione delle eccellenze locali al miglioramento del decoro urbano, fino appunto ad eventi e iniziative culturali, didattiche e turistiche. I contributi verranno assegnati in proporzione agli abitanti e non potranno superare i 35mila euro per Comune. L’agevolazione prevista è concessa a fondo perduto fino a una misura massima dell’80% della spesa ritenuta ammissibile per ogni annualità. Le iniziative, per essere ammesse a contributo, dovranno avere un costo minimo di 5mila euro l’anno. Intanto, ci sarà tempo fino al 31 marzo 2020 per chiudere le istruttorie per la concessione dei contributi per la ricostruzione delle abitazioni danneggiate dal sisma. È quanto stabilisce l’ordinanza del 30 ottobre 2019. I comuni con un numero ancora impegnativo di pratiche da lavorare sono Novi, San Felice, Carpi, Finale Emilia, Cavezzo, Bomporto, Medolla.
v.bru.