Modena, 9 dicembre 2024 – Un’opera costata 6 milioni e 760mila euro raffazzonata in fretta e furia a uso e consumo della solita inaugurazione in vista delle elezioni amministrative. Questo è il sottopasso di via Panni. Opera peraltro inutile visto che le intersezioni tra linea ferroviaria e traffico veicolare persistono in varie parti della città mancando un progetto complessivo sulla linea ferroviaria Modena Sassuolo più volte richiesto da Fratelli d’Italia sin dalla scorsa consiliatura.
Ora la giunta è costretta a stanziare altri 60mila euro per rendere sicuro l’accesso al parcheggio degli orti per gli anziani situato proprio all’imbocco del sottopasso approvando un progetto esecutivo che tuttavia non tiene in alcuna considerazione che dall’altra parte della strada proprio di fronte all’attuale accesso agli orti si trova l’accesso all’Istituto Charitas.
A sollevare il caso è Elisa Rossini vicecapogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale. "Nella delibera di giunta paradossalmente si legge che l’attuale carraio di accesso al parcheggio risulta essere troppo vicino al nuovo sottopasso – sottolinea Rossini – ma la verità è che è il sottopasso ad essere stato realizzato in modo da essere troppo vicino sia agli orti per gli anziani che all’Istituto Charitas con un macroscopico errore di progettazione.
Tale errore è tra l’altro accentuato dal fatto che a fianco dell’Istituto Charitas risulta in fase di realizzazione un parcheggio anch’esso posizionato all’altezza dell’imbocco del sottopasso che potrebbe complicare ulteriormente la situazione. Perciò la delibera di Giunta con cui in novembre si è approvato il progetto esecutivo per spostare l’accesso al parcheggio degli orti è una toppa in un buco che però è troppo grande per essere coperto non tenendo conto, come si è detto, dell’accesso all’Istituto Charitas e del parcheggio che sorgerà a fianco dello stesso.
Il sottopasso di Via Panni è un’opera calata dall’alto senza tenere conto del contesto in cui andava ad inserirsi e che, a pochi mesi dall’inaugurazione, presenta già, come era prevedibile, i primi problemi addirittura in termini di sicurezza degli attraversamenti", continua Rossini.
"Abbiamo depositato una interrogazione per capire come mai nel progetto originario del sottopassaggio non si sia tenuto conto dell’esistenza del Centro Sociale Anziani e Orti e dell’Istituto Charitas che svolgono in città un ruolo fondamentale per la socialità degli anziani e per il sostegno ai disabili e ai loro familiari".