La situazione è difficile e il futuro di una delle aziende simbolo di Modena, la Maserati, è particolarmente incerto. Tanto che due deputati del Pd, Stefano Vaccari e Maria Cecilia Guerra, hanno hannunciato una richiesta di chiarimenti per il Ceo di Stellantis, convocato in parlamento per avere lumi su quello che potrà essere il destino della casa del Tridente.
I numeri, secondo i sindacati, sono impietosi: nei primi 9 mesi la produzione di Stellantis (-31,7% a 387mila unità) avrebbe registrato flessioni in tutti gli impianti con percentuali fra -48% di Cassino e addirittura -70% di Maserati Modena. Per la precisione, nel sito Maserati di via Divisione Aqui, il calo della produzione è del 76% a 220 auto e fino a fine anno è prevista l`utilizzo di contratti di solidarietà intorno al 40%. Con questo trend la Fim-Cisl prevede una produzione totale 2024 inferiore ai 500mila veicoli, con le auto sotto le 300mila unità, rispetto ai 751mila del 2023.
"Chiederemo a Carlos Tavares, ceo di Stellantis, in audizione la prossima settimana alla Camera, parole chiare sul destino della Maserati e chiederemo altresì al Governo, attraverso uno specifico ordine del giorno, di conoscere i passi che intende compiere per salvaguardare il futuro dell’azienda e quello dei lavoratori", dichiarano i deputati modenesi Pd Stefano Vaccari e Maria Cecilia Guerra, segretario dei dem provinciali a Modena e responsabile Lavoro della segreteria nazionale, in vista dell’audizione di Tavares l’11 ottobre in commissione Attività produttive alla Camera. Rilanciando i dati del report Fim-Cisl dei giorni scorsi sul trend negativo degli stabilimenti Stellantis, i due dem puntualizzano che "nel terzo trimestre 2024, nello stabilimento modenese di Maserati la produzione è calata del 75,8%, con solo 220 vetture prodotte: un dato allarmante, se aggiungiamo quello dello smantellamento dell’Innovation Lab Modena", che dal 2015 si occupava di ricerca e sviluppo per il Tridente. Insomma, avvisano Vaccari e Guerra, "sradicare Maserati dal territorio in cui è nata e cresciuta significa tradirne la natura, la storia e l’eccellenza che rappresenta nel mondo, perché a fare la differenza sono le persone, con le loro passioni, competenze e unicità, che da sempre caratterizzano il made in Modena. Faremo di tutto per scongiurare la fine di Maserati e soprattutto per favorirne il rilancio, per il bene dell’azienda e della comunità locale, che anche attraverso l’indotto generato contribuisce alla realizzazione di auto meravigliose e ammirate in tutto il mondo". Concludono i parlamentari: "Siamo con le lavoratrici e i lavoratori di Maserati, decisi a far sentire la nostra voce ai vertici di Stellantis e al Governo, che deve occuparsi con serietà e rapidità della questione, pensando un po’ meno alla propaganda e un po’ di più al bene dei cittadini".