
"Mettetevi ‘come matti’ a costruire comunità, creare relazioni, provocare incontri perché tutto questo è generativo di una società giusta...
"Mettetevi ‘come matti’ a costruire comunità, creare relazioni, provocare incontri perché tutto questo è generativo di una società giusta e della felicità di ciascuno". Questo è stato l’appello lanciato dal cardinale Matteo Zuppi alle oltre 600 persone che hanno partecipato alla serata speciale organizzata da Ho Avuto Sete e Coop Il Mantello per festeggiare il secondo compleanno del progetto Tavola Amica a Carpi. Sul palco, insieme al presidente della Cei, il professor Roberto Mancini, filosofo e docente all’Università di Macerata, che hanno affrontato il tema dell’incontro, ‘Il coraggio di cambiare. Dalla solitudine alla comunità’. Dopo i saluti iniziali del sindaco Riccardo Righi, del vicario generale monsignor Gildo Manicardi e del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi Mario Arturo Ascari, dei promotori Andrea Maccari e Paolo Balestrazzi, che hanno spiegato il senso dell’evento, i risultati e gli obiettivi del progetto Tavola Amica, i due relatori hanno declinato nelle sue varie sfaccettature il tema della solitudine e dell’isolamento sociale. "Passare dall’io al noi, è la vera sfida - ha sottolineato il cardinal Zuppi - partendo dalla condizione di isolamento che vivono tante persone incapaci di staccarsi dal cellullare, di stare in silenzio, di coltivare una vera interiorità. L’individualismo produce molte patologie e rende difficili anche le cose più naturali". "Occorre recuperare il senso autentico della ‘tradizione’ - ha sostenuto Mancini - i giovani sono vicini al cuore della vita, bisogna intensificare le relazioni e condividere con loro, togliere l’angoscia per il futuro". "Lasciamoli vivere, facciamo vedere la passione per la vita, diamogli un senso – ha ribadito Zuppi - siamo accoglienti, adottiamo, inseriamo. Meno lezioni e più vita! Perché la felicità individuale non si somma bisogna essere felici insieme agli altri, all’interno della comunità".