REDAZIONE MODENA

"Così resistiamo al cambiamento climatico e riutilizziamo l’acqua piovana"

Silvia Pini, imprenditrice di Ecovillaggio Montale, illustra un esempio di urbanistica resiliente per contrastare il cambiamento climatico. L'ecoquartiere a sud di Modena convoglia l'acqua in falda per riutilizzarla, grazie a infrastrutture ecosostenibili e interventi di riforestazione. La prevenzione è fondamentale per proteggere l'ambiente e la salute delle persone.

"Così resistiamo al cambiamento climatico e riutilizziamo l’acqua piovana"

"Esistono soluzioni per contrastare il cambiamento climatico. Ma occore sensibilità e competenza". Ne è certa Silvia Pini, imprenditrice di Ecovillaggio Montale, mentre illustra il suo esempio pratico di "urbanistica resiliente". L’ecoquartiere a sud di Modena, infatti, ne è una importanta testimonianza: anche in questi giorni di pioggia ininterrotta, ciascuno dei lotti abitativi ha convogliato l’acqua in falda per riutilizzarla a scopo irriguo e non sprecarne neanche un millimetro. Tutto ciò è possibile grazie alla realizzazione, già nel 2010, di una infrastruttura ecosostenibile condivisa tra gli imprenditori e un team interdisciplinare di professionisti tra cui il fondamentale apporto dell’agronoma del paesaggio Marcella Minelli. Ma non solo. L’infrastruttura verde blu realizzata in Ecovillaggio consiste in precisi interventi di riforestazione e azioni urbanistiche ed edili come, ad esempio, la captazione dell’acqua dai tetti e terrazzi delle residenze per riconvogliarla alla falda acquifera, le pendenze dei percorsi ciclopedonali e delle aree pubbliche e private a giardino studiate per la raccolta delle acque in falda. Un aiuto prezioso arriva anche dai parcheggi a prato con la duplice funzione di dissipazione delle onde di calore e il drenaggio delle acque piovane nella falda sottostante. Infine le pavimentazioni realizzate con autobloccanti drenanti al 100% permettono l’assorbimento dell’acqua piovana e la conservazione nella falda. Il beneficio di questo grande impianto, realizzato quando ancora non si parlava così diffusamente di cambiamento climatico, è triplice: si tutela la risorsa idrica, l’ambiente circostante e si protegge la salute delle persone generando un beneficio ecosistemico complessivo. "L’acqua è un elemento davvero prezioso – conclude Pini – e in questo modo ci prepariamo ad accoglierla. Così riusciamo a trasformare un evento potenzialmente aggressivo, in un evento virtuoso. Bisogna puntare sulla prevenzione, che è l’unica via da perseguire".