San Possidonio (Modena), 31 marzo 2020 - Il Covid-19 non risparmia l’enologo e imprenditore agricolo di San Possidonio, Giulio Cesare Bellini, aveva 83 anni. Era molto conosciuto e stimato nella Bassa per il suo forte attaccamento alle radici del territorio e per la sua lungimiranza imprenditoriale, tratti significativi che la comunità gli ha sempre attribuito. Dopo brevi sintomi influenzali, che all’apparenza non destavano preoccupazione, il coronavirus in poco tempo ha prevalso sulla sua salute; è stato ricoverato all’Ospedale di Mirandola e prontamente preso in cura dal personale sanitario del reparto Covid.
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Bellini è stato un apprezzato enologo della cantina sociale e socio fondatore della cooperativa ortofrutticola Cipof, entrambe di San Possidonio, dove gli agricoltori conferiscono la frutta. Generoso e integerrimo, lo ricordano i Soci Lions di Mirandola che ha contribuito a fondatore nel 1967 e dove è stato eletto presidente nell’annata 2001-2002. Il segretario del club Claudio Trazzi lo ricorda come "un amico e grande signore che ci mancherà". Ha destato profondo sconforto anche tra gli amici la mancanza di Giulio Cesare Bellini: lo ricordano come una persona che amava vivere le esperienze significative della vita sempre proiettato nel futuro, e mai banali.
Ore davanti al computer e seduto alla scrivania per apprendere, perché, dice la nuora Roberta, "prima di decidere doveva capire". La moglie Maura era sempre al suo fianco e chi li vedeva insieme ammiravano l’entusiasmo con il quale la coppia era presente ai convegni e agli appuntamenti anche di carattere culturale. Ai figli Guido, Giuseppe e Giovanni ha trasmesso il senso e il valore etico dell’onestà.