Piena solidarietà da più voci a Giulio Bonzanini (nella foto), consigliere comunale della Lega di Carpi. Sabato, insieme alla collega consigliera di FdI Marina Messori di Formigine, si è presentato come libero cittadino al circolo Arci di Santa Croce per partecipare, "come puro ascoltatore", al dibattito su Norma Cossetto, tra le vittime della pulizia etnica dei partigiani di Tito, evento organizzato prima della ‘Pastasciutta antifascista’, promossa da varie sigle tra cui Anpi, Udi, Vivere Donna, Cigl, Carpi antifascista. E gli è stato impedito di entrare: "sono stato allontanato – ha raccontato – tra le offese".
"Consiglieri cacciati dal convegno: ecco il regime imposto dalla sinistra – interviene il senatore della Lega Stefano Corti –. Nell’anniversario della caduta del fascismo, l’Arci ha adottato metodi da regime impedendo a due consiglieri comunali di partecipare a un dibattito pubblico su Norma Cossetto: questa è la negazione della democrazia. Piena solidarietà ai consiglieri della Lega Giulio Bonzanini e di FdI Marina Messori per gli insulti subiti e per il non aver potuto partecipare a un dibattito che era stato presentato come democratico. Episodi come questi dimostrano che dietro le ‘pastasciutte antifasciste’ purtroppo non si cela affatto la sacrosanta condanna ai totalitarismi, ma solo la volontà di spegnere ogni voce non gradita alla sinistra. Evidentemente per loro il ricordo e l’omaggio a Norma Cossetto sono legati non alla verità dei fatti, ma a una precisa appartenenza politica".
Solidarietà nei confronti dei consiglieri e dell’esule istriano dalmata, cacciato a sua volta e insultato a livello personale, è espressa anche da Davide Romani, referente provinciale Lega Salvini Premier: "È paradossale e molto grave che coloro che si ergono a campioni e difensori della democrazia siano in realtà i meno democratici di tutti. È deplorevole e preoccupante che non sia stato consentito a un cittadino di partecipare a un evento pubblico, neppure quando ha espresso la volontà di tesserarsi e neppure quando ha verificato che vi fosse la possibilità di mantenere il distanziamento sociale. Condanniamo quanto è avvenuto e sollecitiamo a farlo anche l’amministrazione comunale, di cui era presente il neoassessore Andrea Artioli: in Consiglio comunale la maggioranza ha votato, consentendo l’approvazione unanime, la mozione per dedicare una via a Norma Cossetto, i cui ideali, quelli in nome dei quali è stata uccisa, sono stati traditi".
"Cadono i muri, i popoli riconquistano la libertà perduta ed insieme ad essa il benessere sociale, ma a ‘Carpigrad’ tutto è come prima, anzi, peggio di prima – prosegue il senatore Enrico Aimi, capogruppo di Forza Italia in Commissione Affari Esteri –. Questo è solo l’ultimo episodio di una sinistra assolutista ed ancora incapace di fare i conti con la propria storia. Tutto si tollera ma non il negazionismo storico a senso unico alternato".
Sul punto interviene anche il sindaco di Carpi Alberto Bellelli: "Aspettando una replica da parte dell’Anpi, esprimo rammarico per ciò che è accaduto. Non trovo collegamenti tra questo episodio e la partecipazione dell’Anpi alla giornata del Ricordo e a tutte le iniziative del tavolo della memoria che in questi anni hanno celebrato le date e le ricorrenze legate alla Comunità Istriano Dalmata. Escludere dalla partecipazione democratica e libera è un errore politico a mio parere. Ognuno ha l’autonomia di gestire l’iniziativa che ha sviluppato secondo le proprie prerogative, tanto più quando questa non ha richiesto il patrocinio. Ciò detto, avrei preferito si fosse data la possibilità di gestire un dibattito e non di escludere partecipanti".
Stefano Barbieri, presidente Anpi Carpi, preferisce rimandare una dichiarazione ufficiale "dopo un confronto con tutti i rappresentanti delle sigle organizzatrici. Personalmente mi dispiace che qualcuno sia stato escluso dall’incontro, ma prima di esprimermi devo confrontarmi anche con i componenti della segreteria Anpi".
Maria Silvia Cabri