REDAZIONE MODENA

Conserve Italia investe: maxi impianto da 7 milioni

Migration

Conserve Italia investe 7 milioni in un moderno impianto nello stabilimento di Ravarino, la cui potenzialità è di 55 milioni di pezzi l’anno esteso su 3mila mq in un’area dedicata in precedenza a magazzino. E’ la nuova linea produttiva per polpe e passate di pomodoro in Tetra Recart realizzata da Conserve Italia e presentata ieri al pubblico nel corso dell’open day promosso dal Gruppo cooperativo dei marchi Cirio e Valfrutta, al quale hanno preso parte anche l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi e il sindaco di Ravarino Maurizia Rebecchi.

La nuova linea è entrata in funzione con la campagna dell’estate scorsa e ha già prodotto 10 milioni di brik, la metà dei quali con pomodoro biologico. «Con questa nuova linea puntiamo ad accrescere la nostra presenza nei prodotti a base pomodoro ad elevato valore aggiunto, a partire dalle polpe sempre più richieste nei mercati internazionali» dichiara il presidente di Conserve Italia Maurizio Gardini.

«Durante la progettazione – aggiunge – abbiamo dedicato grande attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale, scegliendo di installare l’illuminazione a Led, mentre il raffreddamento dei brik viene svolto mediante un circuito chiuso di acqua raffreddata con pompe automatizzate che permettono il massimo contenimento dei consumi elettrici e un risparmio idrico del 90% rispetto ai sistemi tradizionali».

Un investimento, quello relativo al nuovo impianto, considerato tra i più importanti tra quelli fatti negli ultimi anni dal Gruppo, «che ci consente di valorizzare al meglio il pomodoro conferito dai nostri soci agricoltori». Grazie alla nuova linea, la capacità produttiva dello stabilimento di Ravarino in termini di pezzi è aumentata di oltre il 20%, passando da 74 a 90 milioni l’anno, generando anche un impatto occupazionale con 25 lavoratori stagionali in più.

A Ravarino sono occupate 270 persone tra dipendenti fissi e stagionali, e una quindicina di addetti di aziende esterne impegnati stabilmente.

Dal 2014 il Gruppo ha deciso di puntare su Ravarino per pomodoro e legumi biologici, «arrivando a concentrare solo qui la produzione» ha sottolineato il direttore generale di Conserve Italia, Pier Paolo Rosetti.

«Il territorio modenese ha sempre avuto un’importanza fondamentale per Conserve Italia – ha spiegato il presidente di Conserve Italia, Maurizio Gardini ai rappresentanti delle istituzioni intervenuti –. Negli ultimi anni lo stabilimento ravarinese è divenuto un punto di eccellenza del Gruppo per la lavorazione di pomodoro, ceci e legumi, con una capacità produttiva di 75.000 tonnellate di materia prima all’anno. Generiamo – conclude – un impatto economico nel territorio che solo per gli stipendi si aggira attorno ai 5 milioni di euro all’anno».

v.b.