
Il celebre stilista californiano si è ispirato alla Bassa, dova ha sede l’azienda. A Concordia si ’isola’ per ideare le sue creazioni. La sindaca: "Orgogliosi".
Concordia ha trovato in Rick Owens, lo stilista californiano approdato in questo caratteristico paese della Bassa padana, il nume capace di celebrarne l’identità e umanità. "Concordians" è, infatti, il titolo che ha voluto dare alla sua collezione uomo autunno/inverno 2025, presentata giovedì a Parigi, durante la prestigiosa Paris Fashion Week. Ai giornalisti, al termine della sfilata degli oltre 200 pezzi presentati, che comprendeva capi di abbigliamento, maglieria, scarpe, borse, profumi e candele (di cui il suo gruppo ne produce circa 1 milione ndr), questo geniale stilista che dal giugno 2001 ha stabilito il suo quartier generale proprio a Concordia, dove in società con Giambattista Tirelli ha dato vita a Owenscorp, ha voluto spiegare come è nata l’ispirazione per questa collezione.
"Ho pensato ai miei 22 anni di viaggi – ha ricordato Owens – verso la nostra fabbrica in questa piccola città industriale italiana, non da solo, ma con il mio team, tutti in viaggio dalle rispettive scintillanti città per vivere qui in una sorta di isolamento studioso. Questa vita sembra essere quello che serve per poter concentrarsi sul raggiungimento di qualcosa di strano e meraviglioso". E mentre sfilavano i modelli, contraddistinti da spalle spigolose e esagerate, come lo sono i boots, frutto di una sapiente maestria artigianale, le cui piume conferiscono un’aria tutta particolare alle armature ideate dallo stilista statunitense, tratti distintivi del brand cult, al Palais de Tokyo risuonavano le note di "We can be heroes, just for one day" di David Bowie.
L’eco di questa collezione ha inorgoglito la comunità di Concordia. "Voglio esprimere un sentito ringraziamento a Rick Owens – ha postato la sindaca Marika Menozzi – per aver portato il nome di Concordia sotto i riflettori internazionali e per aver valorizzato la nostra realtà con la sua visione unica e innovativa. Il legame profondo che ha con Concordia, raccontato attraverso i suoi viaggi e le esperienze vissute nel nostro paese, è un esempio di come il talento possa intrecciarsi con la storia di un luogo, creando qualcosa di straordinario".
E straordinario è il legame che Owens ha creato con Concordia dove attorno a sé ha dato vita ad un suo mondo: c’è il suo mega appartamento con palestra, in cui si rifugia durante i lunghi e frequenti soggiorni per lavoro; c’è il bar, pure "Owenscorp", che gli prepara i pasti e gli serve numerosi caffè, posto dalla parte opposta della strada, dove si affaccia l’ingresso dell’azienda e ora, dopo l’acquisto e la sistemazione dell’immobile ex Martini Luce, c’è anche l’archivio di tutte le sue creazioni immerso in un giardino che lui stesso ha disegnato, con foresteria aziendale.
"Adesso – dice il suo socio e vice presidente del gruppo Owenscorp, Giambattista Tirelli – rimarrà in Francia qualche giorno, ma non per vendere. Se ne andrà come sempre in giro per musei e per la città. E’ un artista. Se fosse uno stilista potremmo fatturare molto di più. Lui, invece, se una cosa non gli piace, anche se il mercato la vuole, non la fa. Segue un mondo d’avanguardia".
Alberto Greco