WALTER BELLISI
Cronaca

Modena, concertone di Vasco. "La combriccola del Blasco, come una famiglia"

Silvia Balestri, a capo di ‘Quelli di Zocca fan club’. "Sarà un evento epocale per lui e per noi"

Silvia Balestri, presidente del fans club ‘Quelli di Zocca fans club’ con Vasco Rossi

Modena, 9 maggio 2017 - E' emozionata Silvia Balestri, presidente di ‘Quelli di Zocca Fan Club’, il più grande gruppo di sostenitori di Vasco.

Cosa significa per i fans del Blasco il concerto del primo luglio? «E’ la storia, l’evento degli eventi, rappresenta anni di passione verso la musica di un grande artista. Sia che ti piaccia la musica di Vasco, sia che non la segui, è un evento epocale che segnerà per sempre la sua carriera».

Cosa si aspettano i fan dal Modena Park? «Sarà un’emozione enorme, da piangere di felicità. Perché senti live quelle canzoni che ti rappresentano». 

Che rapporti avete con lui? «Diciamo che ci sono le storie più disparate: dal fanatismo al semplice apprezzamento, all’amore vero e proprio. Si vedono fan che lo aspettano per ore, che fanno centomila foto in un giorno e poi tornano e ricominciano daccapo il giorno dopo. Si vedono persone che piangono per un autografo o una parola da Vasco e quelli che, per non essere invadenti aspettano in disparte per vederlo. Diciamo che il maggiore legame sono le canzoni: ognuno di noi si sente addosso un suo brano o magari una frase. Le canzoni sono il suo regalo più bello. 

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I fans la contattano? «Sì, spesso, anche al di fuori di quello che riguarda ‘Quelli di Zocca fan club’. Diciamo che tra la maggior parte dei fan è nato negli anni un rapporto di amicizia, che é frutto ma va anche al di là di Vasco. Per questo si parla di combriccola del Blasco. In fin dei conti è come una seconda famiglia. La cosa più bella é ritrovarsi ai concerti, in mezzo al prato, e abbracciarsi... non conta la distanza, conta la passione condivisa».

Lei è sempre stata una fan di Vasco? «Mi sono innamorata della musica di Vasco da bambina: papà l’ha sempre seguito e anche mia mamma ama la sua musica. Tutta la mia famiglia segue Vasco. Il mio primo concerto è stato a Casalecchio, nello Europe Indoor Tour al Palazzetto. É stata un’emozione grandissima. Partire da Zocca e andare a San Siro o comunque in trasferta per sentire le sue canzoni è meraviglioso. Ti senti a casa, senti che su quel palco c’è un po’ di Zocca, un po’ di casa, anche se sei lontana. Per noi di Zocca è diverso dagli altri, quando vai a un suo concerto vedi un tuo concittadino sul palco, un tuo concittadino che fa della gran musica!».

Chi sono i fan del Kom? «Ci sono varie generazioni che lo seguono. É un emblema rock multigenerazionale, lega amici, famiglie. Andare al concerto e trovare persone di ogni età è bellissimo, è un grande esempio di come le parole contano più degli anni che si hanno, di come le esperienze siano uguali per tutti al di là del contesto in cui si verificano e dell’annata che cambia. É bello anche quando ti sembra di essere solo davanti a un ostacolo da affrontare, ma poi senti la canzone e pensi che non sei poi così solo, che anche altri ci sono passati e l’hanno cantato».

Esiste un legame forte con la sua musica? «Nel corso del tempo, ho conosciuto a livello personale tantissimi fan di Vasco e ho ascoltato la loro storia. Ci sono persone che hanno affrontato la loro malattia trovando supporto dalle sue canzoni, ci sono quelli che hanno usato il significato delle sue canzoni per vedere le cose sotto aspetti più positivi... Sì, perché le sue canzoni veicolano tantissimi significati positivi: nelle sue canzoni trovi la disperazione, l’amore, l’amicizia, la vita. Se sei fan di Vasco trovi semplicemente tutto nelle sue canzoni».

Come è nato il fan club di Zocca? «Diciamo che era un’idea che avevamo da vari anni, ma che é sempre stato un sogno nel cassetto. Nel 2014 ho trovato alcune persone con cui poter condividere questo sogno di poter omaggiare Vasco e Massimino nel loro paese natale. Ci siamo lanciati e, nel tempo, alcune di queste persone si sono allontanate dal nostro sogno. Vasco ha creato una specie famiglia e noi ne facciamo parte orgogliosamente».

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