Modena, 9 settembre 2023 – "Veniamo qua da quarant’anni ma all’epoca eravamo giovani, avevamo altre esigenze. Ora i tempi sono cambiati e privarci di un negozio di generi alimentari, che potevamo raggiungere a piedi, rappresenta per noi un grande disagio. Inoltre non c’è stato confronto, nessuno ci ha avvisato". Aleggiava lo sconforto, ieri, tra i residenti di via del Perugino, zona Parco Amendola: oggi è prevista la chiusura dell’unico punto Conad del quartiere.
"Era aperto da oltre 40 anni – sottolinea Cristina Martinelli, promotrice anche delle passeggiate per la sicurezza al Parco Amendola – è sempre stato un punto di riferimento importante. La chiusura ci ha sorpreso, anche perché era prevista a fine anno. Noi ci troviamo con un quartiere sguarnito, senza un servizio commerciale – sottolinea – e un negozio di alimentari voleva dire tanto per gli anziani, perché in questo quartiere ne vivono molti. Gli operatori del Conad spesso gli portavano a casa la spesa: eravamo un po’ una piccola famiglia ed ora tutto cambierà. Quello che lamentiamo è che il quartiere aveva diritto di sapere, anche per potersi organizzare". Una delle storiche residenti non nasconde lo sconforto: "Sono qua dal marzo del 1980 – afferma Lorena Govi – e poco dopo ha aperto il Conad. Sono sempre venuta qua per fare la spesa ed ora ci troveremo in difficoltà". Ieri mattina davanti alla sede del supermercato si sono radunati una trentina di residenti, preoccupati per la chiusura prevista oggi. "Per noi sinceramente è un dramma, anche perché non c’è un altro punto in zona – sottolinea Elisa Botti – mio padre, causa l’anziana età, riusciva a raggiungere il Conad proprio perché era a due passi. Era quindi autonomo, mentre ora dipenderà completamente da me". In tanti nel quartiere hanno visto nascere il supermercato e si sentono privati di una certezza che reputavano di fondamentale importanza.
Claudio Quartieri, dell’associazione carabinieri, mette in luce anche un altro tema: quello della sicurezza. Infatti il Conad rappresentava per il quartiere anche un punto di aggregazione. "Faccio parte del controllo di vicinato e abbiamo organizzato le passeggiate serali al parco perché ce n’è bisogno: anche ieri (giovedì sera, ndr) c’erano persone nuove, contente di aggregarsi al gruppo. Il problema è che ci sono tanti immigrati che dormono dove capita, anche nel parco del quartiere e temo che questa chiusura aumenterà il degrado. Speriamo che apra presto un altro negozio di alimentari o di servizi utili alla cittadinanza". "Siamo arrivati qui negli anni 80 – afferma poi Maria Dolores Vincenzi – eravamo giovani ma sono passati 40 anni e le esigenze sono cambiate: facciamo una spesa diversa e abbiamo i nostri punti di riferimento. Sappiamo che il Conad chiude perchè è in ‘deficit’ ma qua c’è tanta gente in età che si muove solo a piedi. Ora dove andrà? Viene a mancare un presidio anche perché l’apertura quotidiana del punto vendita teneva lontani certi personaggi".
Secondo Maria Grazia Seghi la situazione è peggiorata con la chiusura di via Panni: "Tante persone hanno smesso di fare spesa qua e i clienti, a causa della chiusura della strada, sono diminuiti". "Noi ci mettiamo la faccia – afferma poi Pasquale Arcella – e vorremmo essere coinvolti sulle scelte future. Speriamo – continua – che apra un altro piccolo supermercato o un’associazione di piccoli imprenditori. Stiamo assistendo ad un impoverimento delle strutture del quartiere e da tempo ci sono furti, persone che dormono e bivaccano. Noi qua ci teniamo a tenere alta la qualità della vita". "Abbiamo paura del degrado in cui sprofonderà il parco – rimasta Walter Bellini – ci sono persone che bivaccano e dopo sarà peggio". Ieri i residenti sono entrati al Conad per salutare dipendenti e responsabili, tra cui Fabrizio Lazzaretti. "Il Conad ha fatto tutto ciò che poteva – ci tiene a precisare – ma è il quartiere che non ha recepito. Non posso chiedere ad una catena di continuare a tenere aperta una sede se il quartiere non risponde. Posso dire, però, che siamo stati tutti collocati: i posti di lavoro sono stati salvaguardati".