Modena, 11 gennaio 2025 – Sgambetto del centrodestra al Pd sulle commissioni regionali. Su sette sono stati scelti solo quattro presidenti, tra i quali i modenesi, il Dem Gian Carlo Muzzarelli alla Sanità e Annalisa Arletti di Fratelli d’Italia al Bilancio, votati all’unanimità. Dovrà aspettare un giorno invece Maria Costi, l’altra modenese del Pd, per essere ufficializzata alla commissione Cultura e Scuola. La sua commissione non ha raggiunto la maggioranza di quattro quinti prevista al primo turno.
Come mai? Il centrodestra non ha gradito lo spostamento voluto dal centrosinistra della delega della Cultura sotto la commissione Parità. Sia perché sarebbe stato più opportuno farlo attraverso una legge regionale ordinaria invece di una semplice delibera assembleare visto che la commissione Parità a suo tempo è stata istituita con una legge non con una delibera. Sia perché politicamente accorpare Cultura e politiche Paritarie rivela un orientamento irricevibile per il centrodestra.
L’altro no invece è arrivato sulla presidenza della commissione Statuto e Regolamento destinata ad avere come presidente Emma Petitti del Pd. Di solito veniva concessa all’opposizione, stavolta no. Il motivo? Negli anni passati il nome della minoranza era del Movimento cinque stelle. Vista l’attuale configurazione politica degli schieramenti, quest’anno non poteva che essere di centrodestra. Il centrosinistra però ha preferito tenersi per sé anche quella commissione, una scelta che non è piaciuta al centrodestra, che vi ha ravvisato la rottura di una prassi visto che si tratta di una commissione di garanzia. Un passaggio che ovviamente ha indispettito Fdi, FI e Lega che non hanno votato.
Oggi occorrerà la maggioranza semplice per eleggere i presidenti mancanti. Non dovrebbero esserci intoppi. Intanto però il centrodestra ha rovinato il weekend al Pd che dovrà presentarsi in aula anche di sabato per sanare lo strappo...
Eletto intanto Gian Carlo Muzzarelli alla presidenza della commissione Sanità: "Il tema della tutela della salute dei cittadini, della qualità della sanità pubblica e della valorizzazione delle tante e dei tanti professionisti che vi lavorano – ha scritto in un post - deve essere al centro dell’azione della Regione nei prossimi anni". Soddisfazione anche per Annalisa Arletti di Fd’I: "Ringrazio tutti i partiti per l’attestato di stima che mi hanno concesso. Quando svolgerò il ruolo istituzionale opererò nell’esclusivo interesse dell’Emilia Romagna, che ricordo si trova ora in esercizio provvisorio, che permette spese correnti ma blocca gli investimenti, urgenti per partire con opere fondamentali per il territorio".