Modena, 18 maggio 2024 – Un ufficiale dei carabinieri è finito sotto indagine.
Trasferito l’ufficiale dei carabinieri al centro delle polemiche
Nei giorni scorsi una carabiniera sarebbe stata vittima di un gesto di 'prevaricazione' da parte del Comandante della caserma dove è in servizio.
Aggiornamento Ufficiale dell’Arma sotto indagine: "Bullismo su una sottoposta”. Sindacati: "Intollerabile se confermato" – La difesa: “Massimo rispetto per i colleghi”
Un gesto umiliante avvenuto, pare, durante la serata in caserma (nella provincia di Modena) e davanti ad altri militari, al momento del cambio turno. L'ufficiale avrebbe 'scritto' a penna sul volto della carabiniera - in ferma volontaria -, proprio davanti ai colleghi della donna.
Dell'episodio sarebbero già state informate la procura ordinaria e quella militare.
Il sindacato
«Non appena la vicenda sarà correttamente delineata nelle sedi opportune è chiaro che valuteremo l’ipotesi concreta di costituirci parte civile, se del caso, a tutela degli iscritti e delle vittime», assicura il legale del sindacato Nsc (il Nuovo Sindacato Carabinieri). «Un gesto intollerabile – rincara il segretario generale Emilia Romagna Nsc, Giovanni Morgese – non si può giustificare una cosa del genere, vista la sproporzione dei ruoli».
Sulla questione è intervenuto anche Antonio Loparco segretario generale provinciale di UNARMA Modena: «Appena saputo dell’evento siamo rimasti esterrefatti. Una cosa inaudita senza precedenti, che provoca un discredito irreparabile all’Arma dei Carabinieri. Attendiamo un accertamento ‘solerte’ della magistratura e una presa di posizione forte da parte del comando generale dell’Arma dei Carabinieri».
L’indagine e le procedure interne
La Procura Militare, informata nell'immediatezza dall'Arma, avrebbe nei giorni scorsi disposto gli indispensabili approfondimenti investigativi per comprendere le esatte circostanze e le motivazioni del riferito gesto mentre l'Arma ha già avviato le procedure interne per la valutazione disciplinare del personale coinvolto nella vicenda e il suo trasferimento in altre sedi.
Il precedente
Già a marzo due video girati in città durante altrettanti arresti avevano alimentato la bufera sull’Arma: dopo le polemiche e il trasferimento del militare filmato, a fine mese arrivò la decisione del Comando generale che dispose un'altra sede anche per il comandante della compagnia dei carabinieri e il comandante del nucleo operativo radiomobile di Modena, i due ufficiali da cui dipendeva il militare finito sotto inchiesta per aver picchiato i due fermati.