GENEROSO VERRUSIO
Cronaca

"Col mio castoro racconto ai bimbi de Beauvoir"

L’ultimo libro di Serena Ballista guida alla scoperta della scrittrice francese, pilastro del femminismo

di Generoso Verrusio

Dopo ’Una stanza tutta per me’, ispirato a Virginia Woolf, la scrittrice e presidente dell’Udi (Unione donne in Italia) di Modena, Serena Ballista, è tornata in libreria con ’Beaver, come Castoro’, un albo illustrato per la casa editrice Settenove che racconta un altro pilastro del femminismo internazionale: Simone de Beauvoir.

Chi era Simone de Beauvoir?

"Era una lucidissima pensatrice e un vero e proprio ’castoro’, beaver in inglese. I suoi amici la chiamavano così sia per l’assonanza col suo cognome, sia perché, proprio come un castoro che costruisce dighe, deviava il corso della corrente, dirottando il pensiero comune su sponde mai raggiunte prima. Donne non si nasce, lo si diventa, scriveva: una denuncia rivoluzionaria la sua, tanto famosa quanto fraintesa, che restituisco nel libro ai bimbi e alle bimbe di oggi".

Ancora un libro per l’infanzia. Il terzo.

"Sì, lo scorso anno, per il centenario dell’8 marzo, ho pubblicato con Carthusia ’Mimosa in fuga’ che si fregia delle illustrazioni di Paola Formica. Adoro parlare di concetti complessi insieme ai bambini, e gli albi illustrati lo consentono: per questo, li prediligo. Grazie all’iconotesto, infatti, l’artificio letterario e la funzione educativa che desidero che abbia diventano l’occasione perfetta per una magica folgorazione: un’epifania senza fine insomma".

In un albo illustrato testo e immagini concorrono solidalmente al racconto. Che tipo di alchimia è dovuta scattare con l’illustratrice?

"Martina Paderni è riuscita a far odorare il nostro libro di terra e muschio. Era molto importante che succedesse. Immaginavo questo scenario bucolico alla stregua di un vero personaggio, dal momento che Simone impara la libertà, sentendo per la prima volta il richiamo del castoro, proprio a Meyrignac, nella casa di campagna in cui passava le vacanze".

’Una stanza tutta per me’ è tra i 200 titoli internazionali selezionati dalla Internationale Jugendbibliothek di Monaco per ’il tema universale, il valore artistico e il design innovativo’. Quali attese per ’Beaver’?

"Mi piacerebbe che venisse apprezzato l’immane sforzo di scrivere un libro per l’infanzia ispirato a ’Il secondo sesso’ di de Beauvoir. Come era già accaduto per ’Una stanza’, ho lavorato tenendo dentro alla trama un elemento biografico del personaggio femminile, riconoscibile nella sua produzione letteraria, e che fungesse da espediente per farne conoscere il prezioso lascito politico-filosofico".

Il femminismo è il filo conduttore della sua produzione letteraria. L’attivismo femminista il filo rosso della sua vita. Chi è Serena Ballista?

"Sono una cittadina che lotta con altre, riconoscendosi dentro a una genealogia di donne senza la quale non potrei rivendicare – parafrasando proprio de Beauvoir – che secondo sesso non si nasce e che, sebbene si continui a diventarlo, si può interrompere ciò che nei secoli è apparso come un destino: anche scrivendo libri per l’infanzia".