La consegna delle chiavi è cosa fatta. E finalmente ci siamo: l’edificio B della Manifattura Tabacchi è ufficialmente del Ministero della Giustizia, dopo che nei giorni scorsi è stato sottoscritto l’"atto di avveramento" tra la proprietà, in mano al Gruppo Casa Depositi e Prestiti, e lo Stato, che rende il contratto di compravendita pienamente efficace. L’operazione, che pare essersi chiusa con un’offerta tra i 6 e i 7 milioni di euro, era stata di fatto già finalizzata la scorsa estate col rogito, ma come previsto dalla normativa per gli edifici vincolati, c’era da aspettare la cosiddetta ‘condizione sospensiva’ di sessanta giorni prima del subentro effettivo del nuovo acquirente. In questa area, come noto, è annunciata la realizzazione della Cittadella della Giustizia con la sede del Tribunale di Modena, la Procura e tutti gli altri uffici giudiziari, che ora hanno una dislocazione fortemente frammentata sul territorio cittadino, nello specifico due immobili di proprietà comunale e quattro in affitto, per un costo di circa 230mila euro all’anno. L’edificio B, ancora in stato di abbandono, adesso di proprietà a tutti gli effetti dello Stato, si estende su 18.500 metri quadrati di cui 3mila edificabili. Chiusa la fase dell’acquisto, già nelle prossime settimane verranno avviate le procedure per gli appalti di ristrutturazione dell’immobile. Sul piatto — lo aveva annunciato a maggio il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove — "vi sarà un intervento da 70 milioni". Al futuro (finalmente) roseo dell’ex Manifattura Tabacchi plaude Gian Carlo Muzzarelli, che nei suoi due mandati da sindaco si è speso nel dialogo con la Cassa Depositi e Prestiti per la rinascita del complesso: "Con l’acquisto dell’immobile da parte del ministero potranno finalmente svilupparsi con rapidità le procedure per partire con un nuovo importante grande progetto di rigenerazione dei luoghi e di servizio per una vera casa moderna della giustizia". Intanto, buone notizie anche dall’edificio A, quello residenziale inaugurato dieci anni fa, che dopo ripetute difficoltà e blocchi sulle vendite degli appartamenti (l’ultimo nel 2023), ha ripreso la sua ‘corsa’: sono infatti una ventina le soluzioni acquistate negli ultimi mesi, che fanno salire a 42 le case comprate ad oggi, sulle 78 disponibili.
Vincenzo Malara