MARIA SILVIA CABRI
Cronaca

Carpi, città in lutto per il vescovo emerito Elio Tinti

E’ morto a 88 anni. Domani i funerali a Bologna. "Ha portato la piacevolezza della concretezza, dell’ordinarietà, dell’accoglienza"

Città in lutto per il vescovo emerito Elio Tinti

Monsignor Elio Tinti, vescovo di Carpi dal 2000 al 2011, è morto a 88 anni

Carpi, 25 settembre 2024 – "A Carpi mi sono sempre sentito a casa, la stessa sensazione che provo ogni volta che torno. I ricordi sono moltissimi, tutti vissuti con dedizione e coinvolgimento. Quelli di Carpi sono stati per me gli anni di piena realizzazione della mia Missione, in cui ho avvertito nitida la bellezza di essere prete e vescovo, per il Signore e per la Chiesa". Monsignor Elio Tinti, vescovo di Carpi dal 2000 al 2011, così raccontava del suo rapporto con la città dei Pio che ora piange la sua morte, avvenuta ieri mattina all’età di 88 anni alla Casa del Clero dell’arcidiocesi di Bologna dove risiedeva. Nato a Bologna il 14 agosto 1936, è stato eletto vescovo di Carpi il 17 giugno 2000 e dal 5 febbraio 2012 (con l’arrivo del suo successore, monsignor Francesco Cavina) ha assunto il titolo di vescovo emerito. "I contatti con Carpi non si sono mai interrotti – aveva affermato in occasione di una delle sue ultime visite in città, nel novembre 2021, per l’inaugurazione della mostra su don Ivo Silingardi –. Ne ho mantenuto moltissimi, dalle suore di clausura ai tanti carpigiani che mi scrivono, telefonano e vengono a trovarmi, sempre coltivando rapporti fraterni. Sono vicino a tutti voi nel silenzio e nella comunione e siete sempre nel mio cuore". Moltissimi i ricordi legati alla sua persona, a partire dal vicario generale della diocesi, monsignor Gildo Manicardi: "Tra le qualità principali del suo ministero episcopale vi sono la bontà e un grande equilibrio. Ha portato a Carpi la piacevolezza della concretezza, dell’ordinarietà, dell’accoglienza di qualunque persona. Sapeva essere ironico, benevolo, è stato un vero pastore per una diocesi molto bisognosa di contatto e di rapporti diretti in cui era dotatissimo per indole naturale e per esperienze". Affettuoso il ricordo anche dei due ex sindaci di Carpi, con i quali monsignor Tinti ha sempre avuto un rapporto sincero e cordiale: "Ho lavorato con lui quando ero assessore – afferma Alberto Bellelli –. Il suo sorriso accogliente, la battuta intelligente sempre pronta, la grande disponibilità al dialogo e al confronto ne hanno fatto un punto di riferimento saldo e raggiungibile per i carpigiani. Sempre in mezzo alla gente, con l’orecchio teso ad ascoltare gli umori ed i sentimenti dei suoi tanti interlocutori, non ha mai perso l’occasione di essere vicino al prossimo, soprattutto ai più fragili e a chi aveva voglia di costruire qualcosa di buono per la città".

"I ricordi che mi legano a lui sono tantissimi – prosegue Enrico Campedelli – sia come sindaco che successivamente. Dal viaggio in Brasile a quello a Lucca al convento dei certosini. Ci sentivamo periodicamente, condividendo progetti sulla città, nel pieno rispetto delle reciproche posizioni".

Stretto anche il legame con Mirandola, come ricorda il consigliere provinciale di Forza Italia Antonio Platis: "Il Consiglio comunale gli aveva conferito la cittadinanza onoraria, a riprova della stima e della fiducia che aveva raccolto trasversalmente sia tra i fedeli sia tra i laici". La celebrazione eucaristica esequiale sarà presieduta dal Cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, domattina alle 11 in Cattedrale a Bologna; alle 14.30 il feretro sarà accompagnato dalle onoranze Salvioli in Cattedrale a Carpi dove 15 si terrà la Messa esequiale presieduta dal vescovo di Carpi, Erio Castellucci. Seguirà la sepoltura nella stessa Cattedrale, come desiderio dello stesso monsignor Tinti.