Circuiti, percorsi e zone relax: "Qui sorgerà il Parco della Luna"

Riolunato, l’area ricreativa-sportiva sarà realizzata a monte del bacino idro-elettrico. Via ai lavori

Circuiti, percorsi e zone relax: "Qui sorgerà il Parco della Luna"

Riolunato, l’area ricreativa-sportiva sarà realizzata a monte del bacino idro-elettrico. Via ai lavori

Sono in corso in questi giorni i lavori di svuotamento del bacino idro-elettrico di Riolunato di proprietà della società Enel Green Power, a tredici anni di distanza dal precedente intervento di rimozione dei sedimenti dal fondo. Nel contempo stanno procedendo i lavori per la realizzazione del ‘Parco della Luna’ che sorgerà a monte del bacino e che diverrà un importante struttura ricreativa per usufruire dello specchio d’acqua una volta che tornerà ad essere riempito dalle acque del torrente Scoltenna.

Il parco fu ideato dalle precedenti amministrazioni comunali guidate da Daniela Contri, che spiega: "Il progetto è nato come rigenerazione ambientale urbana di un’area degradata che in passato era stata usata come frantoio. Dal 2014 si è iniziato ad acquisire i terreni e a progettarne il miglior utilizzo possibile nel rispetto di un’area fluviale di pregio ambientale. Grazie al progetto da oltre 700mila euro approvato da apposita graduatoria regionale si valorizzerà così un luogo ideale per il relax, il gioco e lo sport di famiglie e appassionati, sulle rive del bacino su cui si riflette la vetta del Cimone". L’attuale sindaco Lorenzo Checchi annuncia che è in corso l’affidamento, dopo apposita gara, della gestione dell’area ricreativo sportiva ‘Parco della Luna’ costituita da un immobile da destinarsi a punto di ristoro e da un’Area ludico ricreativa per bambini e gruppi, area verde circostante sulla quale insistono parete da arrampicata, campetto polivalente, percorso vita, circuito MTB per bambini, arenile sul fiume, nonché gestione dell’area di pesca torrente Scoltenna. "Insomma – dice Checchi – un luogo ideale per l’aggregazione familiare su pregiate rive lacustri e di grande interesse per gli sportivi del nostro Appennino".

Soddisfatti anche molti dei pescatori che frequentano abitualmente le rive del bacino, pur preoccupati per l’eccessiva presenza in loco di cormorani che depauperano il patrimonio ittico appenninico. Patrimonio ittico per il cui miglioramento in zona si spera vengano attuati gli interventi disposti dopo i danni provocati al torrente Scoltenna dal precedente svuotamento della diga. Dopo una sentenza del 2018 i Giudici del Tribunale di Bologna avevano infatti accolto la richiesta risarcitoria avanzata dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio nei confronti della società Enel Green Power, per effetto delle operazioni di svaso effettuate tra il dicembre 2010 e l’aprile 2011 in maniera illegittima. I fondi a quanto si è appreso (circa 380mila euro) sono però non ancora utilizzati dalla Regione che ne ha avuta la competenza. E si fa notare in zona che potrebbero essere utilmente ben impiegati ora che si valorizza tutta l’area del bacino.

g.p.