Con il ritorno della neve, la decima edizione di Cim1 ha attirato quasi 10.000 giovani in Appennino per una quattro giorni di musica e divertimento.
Nato dall’idea di tre amici durante il Capodanno 2014, il festival è cresciuto anno dopo anno, portando al Palazzetto dello Sport di Sestola ospiti di rilievo internazionale e rendendo l’Appennino modenese una meta irrinunciabile per tanti giovani provenienti da tutta Italia. Da quest’anno, inoltre, è stato inaugurato l’après-ski al Lago della Ninfa. Una boccata d’aria fresca per il comparto turistico del polo sciistico Sestola-Fanano e per gli organizzatori della rassegna, penalizzati da quattro anni iniziati con il Covid e proseguiti con la carenza di neve degli ultimi due anni.
"Ho sempre creduto nel potenziale dell’Appennino modenese – spiega Alessandro Anania, fondatore del festival – e nella possibilità di rendere Cim1 un grande festival. Queste zone hanno tanto da offrire: un’atmosfera unica, ottimi ristoranti e un’accoglienza sempre calorosa. Proprio per valorizzare il territorio e approfittare della neve, oltre alle serate nel Palazzetto di Sestola, quest’anno abbiamo inaugurato l’après-ski in collaborazione con la Baita della Ninfa: cibo e musica in uno scenario incantevole, dall’ora di pranzo fino al tramonto". La risposta del pubblico non si è fatta attendere. "Prima ancora di annunciare gli artisti – chiarisce l’organizzatore – avevamo già venduto 3.000 biglietti, raggiungendo quasi 10.000 presenze complessive. Quest’anno abbiamo scelto di rivolgerci a un pubblico giovane, con ospiti come Kid Yugi e Tony Boy, per far conoscere e apprezzare l’Appennino anche alle nuove generazioni, senza penalizzare altre strutture del territorio". Anche se non sono mancate le criticità, il riscontro è positivo. "Le serate sono state fantastiche – sottolinea l’organizzatore – e, grazie alla collaborazione delle istituzioni, si sono svolte senza incidenti. Abbiamo coinvolto uno staff di 300 ragazzi a Sestola e tante strutture ci hanno supportati e si sono attivate per accoglierli. Tuttavia alcune realtà hanno imposto soggiorni minimi di cinque notti a prezzi esorbitanti, scoraggiando i turisti. Un altro problema che abbiamo riscontrato riguarda la mancanza di navette o mezzi di trasporto che, al termine delle serate, ha costretto molti ragazzi ad attendere al freddo spendendo per il taxi. Stiamo già dialogando con le amministrazioni per trovare soluzioni in vista del futuro". "Una data che ho ancora impressa è il 23 dicembre 2021 – sottolinea Anania – quando, dopo mesi trascorsi a organizzare Cim1 nel rispetto delle misure anti-Covid, fu annunciato il Decreto Legge 221, che ci imponeva di chiudere: dal punto di vista economico, fu un danno enorme. In seguito, molte persone abbandonarono il progetto e, nonostante le edizioni 2022-23 e 2023-24 abbiano visto ospiti del calibro di Bob Sinclar, Luchè, Sfera Ebbasta e Fabri Fibra, l’assenza di neve ha penalizzato il festival. Finalmente – spiega Anania – dopo mille difficoltà, posso dire che ce l’abbiamo fatta".
Jacopo Gozzi