
Ci sono altre realtà eccellenti del panorama culinario modenese che in queste ore stanno sospendendo, almeno fino ad aprile, le proprie attività per contribuire al contenimento del Coronavirus. Oltre alle disposizioni sempre più stringenti in fatto di orari, infatti, c’è un senso di responsabilità difficile da ignorare, specialmente per chi fa del contatto col pubblico la sua peculiarità. Va in questo senso la decisione di ‘Vinicio’, tra i ristoranti più celebri sotto la Ghirlandina, capace di attrarre clientela da ogni dove. "Crediamo che limitare il contagio oggi sia la parola d’ordine per uscire gradualmente dall’emergenza – dice il proprietario Vinicio Sighinolfi – Non ci sono altre strade e anche lo spirito ottimistico con il quale inizialmente avevamo affrontato il problema lascia spazio ad una doverosa attenzione e cautela. E’ nostra priorità, inoltre, preservare la salute dei nostri collaboratori e dipendenti esposti al contatto con la clientela, così come delle loro famiglie. Dobbiamo lasciare che l’eroico personale medico e infermieristico possa lavorare senza essere sopraffatto".
L’obbligo di chiusura alle 18 ha fatto il resto: "Per noi la cena è il momento fondamentale della giornata – prosegue Vinicio –. Siamo solitamente aperti anche a pranzo, ma con un’affluenza più contenuta. Il nostro locale è grande abbastanza per distanziare i tavoli di un metro, quindi non era neppure un problema adeguarsi alle disposizioni. Abbiamo riflettuto che fosse però doveroso fare una pausa, anche perché la tutela della salute viene prima di tutto". Certo, il danno economico è innegabile: "La clientela era diminuita già nelle scorse settimane. Come ristorante abbiamo dei costi fissi, dei dipendenti da pagare anche se siamo chiusi, contributi da versare, quindi ci aspettiamo che una volta finita l’emergenza arrivino forme di sostegno per il tessuto economico in grande affanno. I nostri lavoratori sono 15, poi abbiamo tutta una serie di collaboratori. Ci auguriamo - conclude Vinicio - che le tante disdette arrivate dai clienti possano essere recuperate nei prossimi mesi. Con un po’ di sacrificio da parte di tutti riusciremo a voltare pagina".
Vincenzo Malara