Dopo la mancanza del numero legale nella seduta del 30 marzo, l’altra sera il consiglio comunale di San Possidonio, con il voto della sola maggioranza ha appoggiato la petizione sulla ricostruzione di chiesa e teatro che, in pochi mesi, aveva raccolto 500 firme che erano state consegnate alla Diocesi. I consiglieri di opposizione hanno scelto di uscire dall’aula. "Comprendo il comportamento della minoranza che ha deciso di andarsene dicendo che si trattava di un ‘problema’ dell’amministrazione – spiega il sindaco di San Possidonio Carlo Casari –. Dopo la mancanza del numero legale nella scorsa seduta, noi della maggioranza abbiamo appoggiato la petizione per una questione di responsabilità. Il principio è giusto, ma il metodo usato dal comitato ha messo in crisi tutti i consiglieri. Era auspicabile trovare un’intesa e una condivisione alla luce del sole fin dall’inizio in cui si è deciso di raccogliere le firme". Più che soddisfatto dell’esito del voto il comitato: "Con questa delibera si rafforza la richiesta della comunità per avere una ricostruzione completa e più veloce". In merito al metodo utilizzato, il comitato aggiunge: "Nessun volontà di escludere l’amministrazione. Prima di iniziare la raccolta firme, due consiglieri avevano avvisato il sindaco".
Angiolina Gozzi