Cersaie, previste oltre 100mila presenze

Apre lunedì il Salone della ceramica: attesi oltre 600 espositori provenienti da 25 Paesi. Al convegno il presidente di Confindustria Orsini

Cersaie, previste oltre 100mila presenze

Un momento della presentazione del Cersaie a Bologna

Tutto pronto, a Bologna, per l’edizione numero 41 di Cersaie, il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno che si terrà presso BolognaFiere da lunedì a venerdi prossimi. "Anche quest’anno Cersaie presenta al mercato prodotti di livello assoluto ed un programma di appuntamenti culturali che fanno sintesi del legame tra il nostro settore e il mondo dell’architettura". Le misura con queste parole, Augusto Ciarrocchi, presidente di Confindustria Ceramica, le aspettative delle aziende del distretto nei confronti della settimana bolognese, che lunedi apre i battenti con il taglio del nastro e il convegno economico cui parteciperanno, tra gli altri, il presidente di Confindustria Emanuele Orsini e il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, a confronto su ‘transizione energetica e competitività internazionale’. L’anno scorso si reigstrarono oltre 100mila presenza, numero che questo si punta migliorare.

Il tutto esaurito degli spazi disposti su 15 padiglioni conferma la grande attrattività che l’evento ricopre a livello mondiale e vede distribuirsi, su una superficie di 145mila metri quadri, 606 espositori – di cui il 38% esteri – provenienti da 25 diversi paesi. "Le soluzioni che vengono proposte – sottolinea il presidente della Commissione Fiere di Confindustria Ceramica Emilio Mussini – vanno nella direzione non solo dell’estetica e della bellezza, valori ormai acquisiti dalle nostre produzioni, ma suggeriscono anche le caratteristiche tecnologiche di prodotti all’avanguardia".

Prodotti nei cui confronti il mercato, nel 2023, si è un tantino raffreddato, flettendone volumi e fatturato, ma in questo senso Cersaie rappresenta anche un’occasione di ripartenza, anche alla luce di segnali di ripresa che negli ultimi mesi giungono da diversi mercati, quello USA in primis. Si parte da qui, allora, da un’edizione che rivendica la leadership del made in Italy, ma non rinuncia ad analizzare il contesto in cui lo stesso made in Italy si muove e compete. In questa prospettiva va letto l’ampio programma collaterale che spazia tra le diverse tematiche attengono tanto alla progettazione – con archistar internazionali come il giapponese Riken Yamamoto, Premio Pritzker 2024 o designer come Giulio Iacchetti - quanto alla posa, ma anche e soprattutto l’apertura ai 230 operatori esteri ospiti di Cersaie Business e al mondo delle start up, della scuola e della formazione. Per le prime è allestito uno spazio ad hoc presso il Mall del padiglione 37, mentre la Galleria tra i Padiglioni 21 e 22 è teatro di incontri e seminari su formazione e orientamento al lavoro, con i Career Days che, giovedi e venerdi, vedranno 26 aziende incontrare gli studenti.

Stefano Fogliani