REDAZIONE MODENA

"Ceramiche, risorse per sostenere il settore"

Sassuolo, un focus sulla competitività delle aziende nell’incontro organizzato da Intesa Sanpaolo con gli imprenditori del territorio

Sassuolo, un focus sulla competitività delle aziende nell’incontro organizzato da Intesa Sanpaolo con gli imprenditori del territorio

Sassuolo, un focus sulla competitività delle aziende nell’incontro organizzato da Intesa Sanpaolo con gli imprenditori del territorio

Si intitola ‘Scenari e opportunità per le imprese del distretto’ lo studio, curato dal Research Department di Intesa Sanpaolo, presentato presso l’auditorium di Confindustria Ceramica alla presenza, tra gli altri, di Giorgio Romani, vicepresidente dell’associazione di via Monte Santo e Stefania Bergamaschi, Direttrice Commerciale Imprese Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo. Mettere in luce la competitività del distretto ceramico e le strategie che gli permetteranno di affrontare le sfide di un mercato in continua evoluzione il focus su cui si sono concentrati anche Giovanni Foresti, economista del Research Department Intesa Sanpaolo e i numerosi imprenditori in platea.

"Lo sviluppo passa dagli investimenti: il nostro Gruppo sostiene con risorse e strumenti ad hoc le progettualità e la propensione all’innovazione del distretto", ha detto Bergamaschi, sottolineando come Intesa Sanpaolo, sulla base di un accordo sottoscritto con Confindustria, mette a disposizione 200 miliardi di euro fino al 2028 per sostenere il tessuto imprenditoriale attraverso investimenti in ricerca, filiere, modelli produttivi evoluti e sostenibilità. Lo studio fotografa nel distretto ceramico ‘un asset strategico per l’economia nazionale, in grado di contribuire con quasi l’85% all’export totale italiano delle superfici ceramiche grazie a una filiera integrata in grado di presidiare il 55% del mercato di fascia alta’. Ma fa anche il punto sulla congiuntura più recente, non felicissima, ‘con segnali di rallentamento dovuti al raffreddamento della domanda internazionale e alla flessione del settore edilizio globale oltre che all’incremento dei costi operativi’. Al netto di insidie con cui il made in Italy della ceramica si è misurata nell’ultimo triennio e cui il settore ha opposto ‘notevole resilienza, le imprese del distretto hanno le risorse per mantenere alta la propensione a investire: la capacità di autofinanziamento – conclude lo studio - è buona e la solidità patrimoniale si è rafforzata’.

Il quadro di insieme promuove, in sintesi, il distretto sassolese, "in grado di mantenere – ha detto invece Giorgio Romani – la leadership in valore pur confrontandosi con una concorrenza sempre più agguerrita sui diversi mercati del mondo". Il vicepresidente di Confindustria Ceramica ha tuttavia ricordato come sia necessario "superare un’impostazione ideologica delle normative UE, in particolare per l’ETS, e che, a livello nazionale, vengano adottate urgenti misure strutturali per ridurre i costi dell’energia a settori manifatturieri, come la ceramica, che non hanno reali alternative all’utilizzo del gas".

s.f.