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Ceramica, Gualmini a Bruxelles: "No alla concorrenza sleale"

Elisabetta Gualmini e altri relatori discutono al Parlamento Europeo sullo stato delle catene di approvvigionamento e sull'aggressiva penetrazione dei prodotti indiani nei mercati dell'Unione. Misure per contrastare la competizione sleale sono discusse.

Ceramica, Gualmini a Bruxelles: "No alla concorrenza sleale"

La ceramica al Parlamento Europeo, complice una ‘colazione di lavoro’ promossa da Elisabetta Gualmini, europarlamentare e presidente del EPCF, il Forum Europeo della ceramica. Oltre a Gualmini, tra i relatori Denis Redonnet, direttore generale aggiunto della direzione generale del Commercio della Commissione europea, Filippo Manuzzi, Presidente della Commissione Relazioni Commerciali di Confindustria Ceramica, e Leonardo Mosca, Senior Manager di Cerame-Unie, la federazione dei produttori europei di ceramica. Nel corso del briefing sono state analizzate sia lo stato delle catene di approvvigionamento che l’aggressiva penetrazione sui mercati dell’Unione dei prodotti indiani: il primo, parecchio condizionato dalle attuali tensioni geopolitiche, comporta extracosti importanti per i produttori di casa nostra, la seconda, in crescita del 60%, altera equilibri a protezione dei quali non sembrano essere sufficienti i dazi attualmente in essere nei confronti del made in India. E Manuzzi non ha mancato di ribadire la contrarietà di Confindustria Ceramica ad ulteriori liberalizzazioni tariffarie per i prodotti ceramici, "anche in considerazione delle provate pratiche commerciali scorrette poste in essere da alcuni Stati". Gualmini, da parte sua, ha sottolineato l’importanza, di sostenere la produzione ceramica italiana nei confronti della competizione sleale e aggressiva dell’India, "anche tramite l’imposizione di dazi adeguati e l’applicazione di misure che contrastino il raggiro delle norme del commercio internazionale. Su questi – ha aggiunto - siamo già impegnati a lavorare con la Commissione europea".