E’ dicembre, liberate Michael Bublè! Puntuale come un orologio svizzero, il primo dicembre è partito il meme sui social per ricordarci la colonna sonora-tormentone del periodo. Anche i valzer di Johann Strauss (figlio), aggiungo io, perché senza quelli non è davvero Capodanno. In effetti i must-have di Natale sono molti, per chi ama ritrovarsi nelle tranquillizzanti tradizioni con cui è cresciuto; ognuno ha la sua classifica, i suoi "celo celo, manca", e più sono stravaganti più piacciono.
I Villaggi di Natale sparsi per il Paese presentano decorazioni e oggetti sempre più fantasiosi e divertenti, molti dei quali pensati per i bambini ma che spesso divertono più gli adulti: io, per esempio, ho comprato un Babbo Natale che canta e balla per giocarci coi miei cani, e conosco chi ha cercato ovunque un Grinch da affiancare a Santa Klaus nelle decorazioni del suo negozio.
Per gli ambienti esterni ci sono tante alternative che stanno mandando in disuso i "Babbi" Natale che scavalcano il balcone a favore di renne luminose a dimensione quasi reale o brave a cantare come il loro padrone.
Prima o poi un Rudolph col naso che diventa rosso me lo porto a casa, è la mia renna preferita. A proposito… lo sapete che domani, terzo venerdì del mese di dicembre, è l’Ugly Christmas Sweater Day? E che pure i Reali William e Kate lo festeggiano? Si tratta della giornata dedicata allo sfoggio del maglione più brutto, ma proprio brutto brutto, che avete nell’armadio. Solitamente a tema natalizio - decorato con alci, elfi, Babbo Natale o pupazzi di neve – è il protagonista di feste a tema dedicate, e vince fra tutti il più inguardabile. Questa tradizione ha un che di liberatorio…è la volta che indosso le corna da renna con le lucine.
Francesca Abbati Marescotti