"Il criterio di residenzialità storica è un criterio che premia chi vive sul nostro territorio. Un criterio a favore di chi ha contribuito, anche tramite il pagamento delle tasse, al patrimonio residenziale della nostra città – riavvolge il nastro Sharon Ruggeri, assessore alle politiche sociali –. Non a caso, infatti, una delle prime azioni del nostro mandato è stata proprio quella di garantire, a chi decide di far domanda per l’assegnazione di una casa popolare, un maggior punteggio in base agli anni in cui ha vissuto qui. Ora, la Regione intende azzerare questo tipo di criterio e le difficoltà che potrebbero susseguirsi non sono di certo poche". Difficoltà che l’assessore Ruggeri non esita a elencare, a partire proprio dai "tanti cittadini che in questo modo verrebbero così penalizzati piuttosto che premiati – prosegue Ruggeri –. Ma non solo: questa scelta andrebbe a penalizzare l’autonomia dei Comuni, così come andrebbe a ostacolare ancora di più uno scenario che già, come accade in tutti gli altri territori, deve fare i conti con le diverse conseguenze che l’emergenza abitativa comporta". Insomma, eliminare il criterio di residenzialità storica appare quindi come una "decisione incomprensibile e arbitraria, che avrà un impatto negativo e pesante sulle famiglie emiliano-romagnole – si legge in una nota sottoscritta dai sindaci della Lega in Emilia-Romagna, tra cui appunto il sindaco di Sassuolo, Francesco Menani –. E’ inaccettabile, infatti, che chi ha diritto a un alloggio popolare e risiede da anni in un Comune si veda sorpassare magari dall’ultimo arrivato". Proprio come ricordato dall’assessore Ruggeri, infatti, "questa è un’importante battaglia che la Lega manda avanti, un nostro punto cardine – spiega –. L’atto è una delibera di giunta regionale: dovrà quindi passare in commissione e in assemblea ed essere discussa nelle sedi opportune. Vediamo dunque cosa succederà, seppur una cosa rimarrà certa: il nostro obiettivo è quello di rendere consapevoli i cittadini e continuare questa battaglia. Non molliamo: le nostre azioni saranno coordinate a livello regionale e rimarremo compatti come già dimostrato".
Non solo. "Sassuolo ha il patrimonio Erp più grande di tutto il distretto e conta ben cinquecento case popolari – conclude Ruggeri –. L’emergenza abitativa è un fenomeno che già da dopo il Covid si è accentuato particolarmente e che noi non intendiamo sottovalutare. Anche per questo andiamo avanti con diverse convenzioni, sostenendo anche il ’co-housing’. Ma è chiaro che eliminare il criterio di residenzialità storica metterebbe ancora più in difficoltà i cittadini".
g. d. c.