VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Casa della Piada ancora a fuoco. Secondo incendio in pochi mesi. Colonna di fumo nero e paura

Il rogo devastante ha investito i capannoni della Crm. Cittadini allarmati, sul posto dieci mezzi dei pompieri. Nessun ferito, ma i lavoratori sono preoccupati per un possibile stop. Il sindacato: "Servono garanzie". .

Il rogo devastante ha investito i capannoni della Crm. Cittadini allarmati, sul posto dieci mezzi dei pompieri. Nessun ferito, ma i lavoratori sono preoccupati per un possibile stop. Il sindacato: "Servono garanzie". .

Il rogo devastante ha investito i capannoni della Crm. Cittadini allarmati, sul posto dieci mezzi dei pompieri. Nessun ferito, ma i lavoratori sono preoccupati per un possibile stop. Il sindacato: "Servono garanzie". .

Ancora un devastante incendio, ieri, alla Crm Casa della Piada, la grossa azienda di via del Mercato 67. La colonna di fumo nero si è sprigionata intorno alle 19.30 destando preoccupazione non solo tra i cittadini della zona ma in diverse parti della città dove la nube è stata avvistata. Si tratta del secondo rogo in pochi mesi: a gennaio, infatti, le fiamme avevano interessato un’altra linea produttiva ed ora si teme per il destino dei lavoratori: l’attività di produzione delle piadine, infatti, potrebbe subire un blocco. Ieri ad accorrere sul posto, proprio per supportare i lavoratori che, fortunatamente, hanno evacuato lo stabile immediatamente, senza riportare ferite anche Monia Auricchio della Flai Cgil Modena.

Auricchio era intervenuta anche a gennaio per chiedere, insieme ai sindacati Flai e Filt Cgil di Modena assieme alle Rsu (rappresentanze sindacali unitarie) a nome di tutte le lavoratrici e lavoratori di CRM Spa e di Appennino Servizi (che opera sul sito in appalto) alla Direzione Aziendale un intervento sostanziale e immediato sulla sicurezza degli impianti e sui sistemi di segnalazione incendio al fine di garantire sicurezza ai lavoratori e ai residenti delle abitazioni circostanti. "Sono fuori dalla fabbrica insieme ai lavoratori, a dare loro supporto psicologico – ha dichiarato ieri – . L’unica cosa importante è che nessuno sia stato coinvolto, come a gennaio. Non si sono registrati feriti fortunatamente ma l’azienda era ripartita dopo il precedente incendio e da poco tempo. Ora – ha sottolineato – siamo molto preoccupati per quello che accadrà: è il secondo incendio importante in pochi mesi. Complessivamente nell’azienda lavorano una novantina di persone addette alla produzione: lavorano su turni e al momento del rogo era presente solo il ‘gruppo’ del pomeriggio: sono diversi i capannoni coinvolti nella produzione e per fortuna dopo l’incendio di gennaio, l’attività era ripartita velocemente e nessuno ha fatto cassa integrazione, avendo linee produttive separate appunto. Questa volta non lo sappiamo".

Il sindacato aveva fatto presente come l’ingrediente principale alla base della piadina, la farina presenti un elevato rischio di combustione. Proprio per tale ragione – avevano ribadito a gennaio le sigle – le norme e gli impianti di sicurezza devono garantire la massima efficienza". Ieri per spegnere il rogo che ha allertato il quartiere artigianale di via del Mercato i pompieri sono intervenuti con cinque squadre e il tecnico di guardia: 4 autopompe, 2 autobotti, 2 autoscale e sono arrivati in serata anche 2 carri schiuma di cui uno da Bologna. L’incendio si è sviluppato nel reparto di produzione ed ha coinvolto la copertura dello stabilimento: sono ora in corso accertamenti per stabilirne le cause. Sul posto anche Camillo Po, referente del comitato Sacca. "Abbiamo subito notato il fumo impotente che ha invaso tutta via Finzi – afferma. La nube si è diffusa in tutto il rione e le auto si sono trovate costrette a fermarsi. Poi c’è stato il ‘cambio’ di fumo, nero ma più leggero che perdura da un’ora".