Casa della Comunità, festa e inaugurazione

Mirandola, sabato taglio della nastro, musica e intitolazione alla collaboratrice di don Zeno, Norina Galavotti.

Casa della Comunità, festa e inaugurazione

L’inaugurazione della Casa della Comunità di Mirandola si terrà sabato mattina 28 settembre alle 10

Una festa, dopo il completamento del trasferimento dei servizi, svela l’organizzazione e le prestazioni offerte dalla Casa della Comunità di Mirandola, che – è confermato – sarà intitolata a Norina Galavotti, "mamma di Nomadelfia" scomparsa nel 2012, una delle prime collaboratrici di don Zeno Saltini. La struttura avviata lo scorso giugno si avvale di oltre 1.400 mq dedicati ad accoglienza, assistenza primaria, specialistica e prevenzione e promozione della salute. La sua posizione negli spazi rinnovati dell’Ala nord del Corpo 02 dell’Ospedale Santa Maria Bianca consente una congiunzione fisica e organizzativa con Ospedale e Centro Servizi, in cui sono presenti diversi servizi distrettuali, tra cui il Consultorio, la Centrale Operativa Territoriale (COT), la Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza e il Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata. Costata 4 milioni e 360mila euro comprendente anche la quota di realizzazione del Punto prelievi attivato lo scorso marzo. Qui vi trovano posto ambulatori di specialistica, limitatamente a Diabetologia, Ortopedia, Chirurgia Vascolare, Oculistica e Ortottica, Medici di Medicina Generale, Cure Palliative, Dietista e Infermieristica di Comunità. La cerimonia avrà inizio sabato mattina 28 settembre alle 10 nella piazza interna dell’Ospedale Santa Maria Bianca: saranno diversi i momenti di aggregazione previsti nel corso dell’evento, dal taglio del nastro all’intitolazione, dalle esibizioni musicali agli stand delle associazioni, passando per i laboratori di promozione della salute e prevenzione e la presentazione dell’offerta sanitaria e socio-sanitaria. Accanto alle istituzioni, ci saranno medici e associazioni di volontariato e gli studenti dell’Istituto Giuseppe Luosi di Mirandola che hanno preso parte al percorso partecipativo.

Alberto Greco