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Carri e costumi: in montagna torna la ’Mascherata’

Si rinnova stasera uno dei più caratteristici appuntamenti del periodo natalizio con la ‘Mascherata dell’Epifania’ a S.Annapelago. Si tratta di...

Si rinnova stasera uno dei più caratteristici appuntamenti del periodo natalizio con la ‘Mascherata dell’Epifania’ a S.Annapelago. Si tratta di una delle manifestazioni tradizionali più antiche ed originali dell’intero Appennino, di certo già effettuata da almeno 100 anni, che raggruppa motivi tipici del Natale (piccolo presepe vivente), dell’Epifania e del Carnevale (carri allegorici).

E proprio su carri si concentra l’attesa, dato che variano dall’attualità politica internazionale ai temi tradizionali (vecchi mestieri ecc.), dai personaggi televisivi e cinematografici odierni preferiti dai giovani ai personaggi natalizi come i Re Magi. Dopo la distribuzione dei doni ai bambini alle ore 17 davanti alla Chiesa parrocchiale, la festa vera e propria inizia alle 21 con la Befana e il Barbavecchione – qui l’arzilla vecchietta ha finalmente trovato marito – che arrivano in paese in modo sempre diverso: in calesse, su scope giganti o con mezzi più moderni, seguiti dal corteo con personaggi in costume e carri allegorici.

La serata prosegue in allegria con festa al Teatrino don Bosco. Per essere ancor più coinvolti nella manifestazione, i bambini potranno consegnare direttamente alla Befana una letterina, un suggerimento o un disegno.

Nel vicino paese di Piandelagotti invece (Frassinoro) 60 figuranti rinnovano stasera (con la regia della Pro Loco) in modo itinerante la tradizione della mascherata dell’Epifania, che risale a fine ‘800. Partendo a mezzogiorno dall’albergo Appennino e toccando vari punti sosta sino a Boscoreale alle 20, il corteo alle 22 giunge in piazza per bruciare il 2024 con danze e canti popolari per il 2025, e se il meteo lo permetterà giochi pirotecnici e fuochi artificiali.

Sempre meteo permettendo, domani promette emozioni l’Epifania a Fiumalbo dalle 15 in piazza, con la possibile discesa dal campanile dei volontari del Saer, travestiti da befana.