Si è svolta ieri mattina l’udienza a carico del Carabiniere accusato di false dichiarazioni e atti osceni con l’aggravante dell’abuso di potere. I fatti risalgono al 30 agosto 2021: nei pressi della cava di via Albone ai laghetti di Campogalliano, luogo noto per scambi di coppia, il militare aveva incontrato una pattuglia della polizia locale che stava eseguendo dei controlli. Secondo quanto riportato, il carabiniere fuori servizio, si sarebbe avvicinato all’auto dei due agenti in borghese, proponendo un incontro intimo e mostrando i genitali. Alla richiesta dei documenti per identificarlo, il militare avrebbe riferito di essere anche lui in borghese per un’indagine su un giro di prostituzione: per questo gli agenti gli avrebbero dato credito, comminando una sanzione amministrativa (poi archiviata) e riferendo poi quanto accaduto ai superiori. Dalle indagini è poi emerso che non era stato predisposto alcun controllo in materia dal Reparto Investigativo, che l’uomo non era nuovo a frequentare quei luoghi: il carabiniere è stato dapprima congedato, poi è stato rinviato a giudizio con l’accusa di atti osceni aggravati dall’abuso di potere e false dichiarazioni di identità.
"il mio assistito si dichiara innocente - afferma l’avvocato Michela Scaffetta che difende il militare -. Sono soddisfatta delle prove e delle dichiarazioni rese. La testimonianza dei due agenti presenta delle contraddizioni". La prossima udienza è stata fissata il primo aprile: saranno ascoltati altri testimoni.