REDAZIONE MODENA

Caos rifiuti, il Pro Rione Sacca: "Il sistema di prima funzionava Bastava aumentare i controlli"

Alcuni ricordano come nel 2019 il sindaco elogiava la sensibilità e il senso civico dei cittadini "Il Comune ha sbagliato le regole di ingaggio oppure è Hera a non rispettare il contratto?".

Caos rifiuti, il Pro Rione Sacca: "Il sistema di prima funzionava Bastava aumentare i controlli"

"Sarebbe stato sufficiente che il sindaco e chi per lui avessero bussato alla porta di Hera per pretendere più efficienza nella raccolta e controlli, e oggi non si offenderebbe quella sensibilità con una gestione inefficace". La conclusione è del Pro Rione Sacca a proposito delle proteste sul sistema porta a porta in città. Dal comitato ricordano che il sindaco nel 2019 scriveva: ’Sulla raccolta differenziata a Modena stiamo lavorando: i dati del 2018 dicono che i cittadini differenziano più del 65% dei rifiuti. Abbiamo ancora molto da fare, ma la sensibilità dei modenesi sul tema c’è e si vede’". Dunque, chiosano dal comitato, "la sensibilità dei cittadini c’era. Sarebbe stato sufficiente che il sindaco e chi per lui avessero bussato alla porta di Hera per pretendere più efficienza nella raccolta e controlli (il Comune di Modena con una sola foto trappola ha sempre fatto quello che con ciò poteva)". A questo punto "è l’incarico dato dal Comune a Hera a non essere chiaro, completo e nell’interesse dei cittadini oppure l’incarico va bene? In tutte e due i casi, considerando il fallimento della gestione della raccolta sotto gli occhi e i piedi di tutti, il colpevole numero uno sembrerebbe essere il Comune di Modena. Infatti, a rappresentare i cittadini verso Hera è il Comune. Se ha errato nell’incarico deve rimediare". Se invece l’affidamento è in regola, "e supponiamo lo sia, dovendo, il Comune deve controllare l’esecuzione nell’interesse dei cittadini. Se accerta che non corrisponde a quanto pattuito dovrebbe intervenire verso Hera per ricondurla all’ordine". Infine, va considerato che Hera "è una azienda e come tale guarda legittimamente al risultato economico di esercizio che deve essere in grado, dopo aver fatto tutti gli accantonamenti di legge e necessari ad assicurare il futuro aziendale e a remunerare il capitale investito. Deve anche soddisfare gli interessi dei cosiddetti ’stakeholder’. Il Comune di Modena non è un’azienda, va però detto che è, salvo errori, fra i tre principali azionisti di Hera".